auto antiche e moderne

sabato 23 maggio 2020

Vincenzo Caprile

Napoli 1856 - 1936
L'artista studiò paesaggio con G. Smargiassi e A. Carrillo all'Accademia
 napoletana, completando la propria formazione sotto la guida di D. Morelli.
 Fu poi vicino a F. Rossano
CAPRILE VINCENZO e A. Campriani ma indirizzò la matrice verista dei suoi soggetti 
campestri e popolari verso un preziosismo cromatico e compositivo poco incline a un’autentica 
ricerca del vero. Assiduo alle mostre della Promotrice napoletana, vi esordì nel 1873 con A Posillipo
, e vi tornò negli anni seguenti con Strada alle paludi (1874), Il crepuscolo d'autunno (1875), A Torre Annunziata
 e Ricordo di Torre del Greco (1876). Prese parte alle esposizioni nazionali di Napoli del 1877 (Le semprevive),
 di Torino del 1881 (La dote di Rita) e di Milano pure del 1881 (Chi mi ama mi segua)
. Il successo raggiunto, che sarà poi duraturo, segnò il passaggio a una pittura aneddotica resa
 con accurata definizione bozzettistica (L'acqua zurfegna, 1884, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
 La sua vasta produzione, presente alle Biennali di Venezia e alle principali esposizioni internazionali, entrò
 da allora in importanti collezioni private italiane. Nel 1888 fu nominato professore onorario dell'Accademia napoletana
. Negli anni '90 trasse ispirazione anche da paesaggi veneziani (Canale del Sacramento, Venezia,

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