I Pittori del Divisionismo e
puntinismo
Il Divisionismo è un movimento pittorico che si sviluppò in Italia a partire
dall'ultimo decennio del XIX secolo, prendendo parzialmente lo spunto tecnico
dal Pointillisme (Puntinismo), che si stava affermando in Francia,
ma derivando principalmente dalla corrente della "Scapigliatura
Lombarda" e dal Decadentismo
Il Puntinismo invece nasce dall'o le nuove scoperte
scientifiche relative al tema del colore.
Il tratteggio, già adottato nei disegni e nelle incisioni, diventa pennellata
direzionale, che spesso si avvolge su se stessa, filamento arabescato,
che asseconda le forme, si piega in matasse di luce/colore,
dall'andamento
spesso circolare, a spirale, a sezione di cerchio, perché la luce è vita.
Pointillisme consentiva di ottenere la massima luminosità accostando i colori
complementari, ma rivelava anche l'interesse
scientifico del tempo.
Infatti, con tale tecnica l'artista si prefiggeva di applicare la scomposizione
e l'acquisizione "naturale" dei colori a livello retinico secondo le ultime
scoperte scientifiche sulla scomposizione dello spettro solare.
Secondo tale principio, sarà la retina dell'osservatore a dover ricomporre tonalità
e sfumature derivate dalla pittura "per punti", come avviene fisiologicamente quando
guardiamo un bosco e, le mille tonalità di verde delle foglie e delle piante ci appaiono
distinte da vicino.
dall'ultimo decennio del XIX secolo, prendendo parzialmente lo spunto tecnico
dal Pointillisme (Puntinismo), che si stava affermando in Francia,
ma derivando principalmente dalla corrente della "Scapigliatura
Lombarda" e dal Decadentismo
Il Puntinismo invece nasce dall'o le nuove scoperte
scientifiche relative al tema del colore.
Il tratteggio, già adottato nei disegni e nelle incisioni, diventa pennellata
direzionale, che spesso si avvolge su se stessa, filamento arabescato,
che asseconda le forme, si piega in matasse di luce/colore,
dall'andamento
spesso circolare, a spirale, a sezione di cerchio, perché la luce è vita.
La tecnica del Puntinismo
La tecnica delPointillisme consentiva di ottenere la massima luminosità accostando i colori
complementari, ma rivelava anche l'interesse
scientifico del tempo.
Infatti, con tale tecnica l'artista si prefiggeva di applicare la scomposizione
e l'acquisizione "naturale" dei colori a livello retinico secondo le ultime
scoperte scientifiche sulla scomposizione dello spettro solare.
Secondo tale principio, sarà la retina dell'osservatore a dover ricomporre tonalità
e sfumature derivate dalla pittura "per punti", come avviene fisiologicamente quando
guardiamo un bosco e, le mille tonalità di verde delle foglie e delle piante ci appaiono
distinte da vicino.
Gaetano Previati
Giovanni Segantini
Angelo Morbelli
Giuseppe Pellizza da Volpedo
Plinio Nomellini
Filippo Carcano
Carlo Fornara
Nessun commento:
Posta un commento