auto antiche e moderne

domenica 22 settembre 2019

La Vergine detta la Bella Giardiniera



Notizie Storico  Artistiche l'originale  Acqua forte con bulino  del'incisore 
Aureli Nicola (Poli? - Roma 1805 - 1836)






















L'incisione nell'800

Nel secolo XIX la società si accorge che la comunicazione libraria è una necessità. Accanto alle tecniche incisorie dei secoli scorsi, si aggiungono quella su acciaio e la litografia. Diventano frequenti le illustrazioni a colori.
Il 1800 è l’ultima grande stagione dell’arte calcografica, ma alla massima espansione del mercato coincide il declino del settore.
L’incisione era monopolizzata dalla Calcografia camerale che dava lavoro a famosi artisti.
Il più importante del secolo è Luigi Rossini 1790-1857. Studia a Bologna
formandosi all’ Accademia delle belle arti e vince il premio Italico consistente in un soggiorno romano di tre anni presso Palazzo Venezia.
A Roma scopre il Piranesi che ha un’avviata calcografia. Rossini si inserisce nella tradizione vedutistica che dopo di lui si conclude. Per sua fortuna vive nel periodo della nascita dell’archeologia, i monumenti vengono liberati da terra ed erbacce e tornano alla luce, così che può disegnarli come erano.
Si ispira a Piranesi ma è privo della sua genialità, non riesce a emularne il fascino e il senso della tragedia.
Dopo che Francesco Piranesi chiude la bottega del padre e porta i rami a Parigi, il mercato calcografico rimane scoperto, ne approfitta Rossini, che apre una sua stamperia.
Nel 1817 pubblica il frontespizio delle Antichità di Roma, divise in 40 vedute e nel 1818-9 edita la “ Raccolta di 50 principali vedute “ in 50 tavole. Nel foglio 19 “ Veduta del quartiere degli svizzeri “disegna due guardie di ronda con alabarda.
Chiama a collaborare Bartolomeo Pinelli, che aggiunge alle sue architetture figurine di vita popolare. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia accademia di S. Luca.
Un francese, Jean-Baptiste Thomas,1791-1834, pittore e litografo attratto dalla città, soggiorna a Roma per due anni e incide “ Un an à Rome et dans ses environs “.Si appassiona alla cultura popolare romana e insieme alle immagini scrive commenti a fianco delle tavole. E’ una straordinaria testimonianza con la rappresentazione delle feste religiose e solennità civili. L’opera del Thomas è un documento indispensabile per la conoscenza delle tradizioni popolari, le feste, le corse dei cavalli e i costumi, in particolare gli abiti delle confraternite.
Antonio Acquaroni, 1801-1874, esegue una serie di vedute romane per conto della Calcografia presso la quale era impiegato “ Buoni punti delle più interessanti vedute di Roma.”
Francis Wey scrive e fa illustrare un grande libro su Roma descrivendola in modo nuovo e originale. Non si limita a una guida sulla città antica e i suoi monumenti, ma come in un romanzo narra i quartieri e le cerimonie alle quali assiste. Per lui Roma è un “ mondo,” tutto quello che c’è stato di grande in occidente qui ha lasciato tracce, ha il culto del bello e il rispetto per la grandezza.Nel secolo XIX la società si accorge che la comunicazione libraria è una necessità. Accanto alle tecniche incisorie dei secoli scorsi, si aggiungono quella su acciaio e la litografia. Diventano frequenti le illustrazioni a colori.
Il 1800 è l’ultima grande stagione dell’arte calcografica, ma alla massima espansione del mercato coincide il declino del settore.
L’incisione era monopolizzata dalla Calcografia camerale che dava lavoro a famosi artisti.
Il più importante del secolo è Luigi Rossini 1790-1857. Studia a Bologna
formandosi all’ Accademia delle belle arti e vince il premio Italico consistente in un soggiorno romano di tre anni presso Palazzo Venezia.
A Roma scopre il Piranesi che ha un’avviata calcografia. Rossini si inserisce nella tradizione vedutistica che dopo di lui si conclude. Per sua fortuna vive nel periodo della nascita dell’archeologia, i monumenti vengono liberati da terra ed erbacce e tornano alla luce, così che può disegnarli come erano.
Si ispira a Piranesi ma è privo della sua genialità, non riesce a emularne il fascino e il senso della tragedia.
Dopo che Francesco Piranesi chiude la bottega del padre e porta i rami a Parigi, il mercato calcografico rimane scoperto, ne approfitta Rossini, che apre una sua stamperia.

Nel 1817 pubblica il frontespizio delle Antichità di Roma, divise in 40 vedute e nel 1818-9 edita la “ Raccolta di 50 principali vedute “ in 50 tavole. Nel foglio 19 “ Veduta del quartiere degli svizzeri “disegna due guardie di ronda con alabarda.
Chiama a collaborare Bartolomeo Pinelli, che aggiunge alle sue architetture figurine di vita popolare. Nel 1837 Rossini viene nominato membro della Pontificia accademia di S. Luca.
Un francese, Jean-Baptiste Thomas,1791-1834, pittore e litografo attratto dalla città, soggiorna a Roma per due anni e incide “ Un an à Rome et dans ses environs “.Si appassiona alla cultura popolare romana e insieme alle immagini scrive commenti a fianco delle tavole. E’ una straordinaria testimonianza con la rappresentazione delle feste religiose e solennità civili. L’opera del Thomas è un documento indispensabile per la conoscenza delle tradizioni popolari, le feste, le corse dei cavalli e i costumi, in particolare gli abiti delle confraternite.
Antonio Acquaroni, 1801-1874, esegue una serie di vedute romane per conto della Calcografia presso la quale era impiegato “ Buoni punti delle più interessanti vedute di Roma.” Nel foglio 45 “ Interno di S. Pietro “ a sinistra c’è una Guardia svizzera con alabarda.
Ricciardelli nelle sue “ Vedute delle porte e mura….”al foglio 24, sotto la porta di Alessandro VI al recinto leonino mette una guardia sullo sfondo.
Francis Wey scrive e fa illustrare un grande libro su Roma descrivendola in modo nuovo e originale. Non si limita a una guida sulla città antica e i suoi monumenti, ma come in un romanzo narra i quartieri e le cerimonie alle quali assiste. Per lui Roma è un “ mondo,” tutto quello che c’è stato di grande in occidente qui ha lasciato tracce, ha il culto del bello e il rispetto per la grandezza.
Descrivendo una cerimonia vaticana, dice delle guardie svizzere : l’uniforme tudesque et archaique des gardes pontificales qui rappelle les milices de Gessler dans Guillaume Tell et, pour les hommes armés de toutes pièces, les guerriers des miniatures du Froissard, offre l’aspect étrange, inusité dans un édifice historique, de figures vivantes antérieures par le costume au monument où on les voit se mouvoir.
Le immagini con guardie sono: La grande penitenza, Svizzero con spada a due mani, Guardia svizzera, Ostensione delle reliquie, Mazziere, Corteo al Laterano, Corteo pontificio, Cardinale che entra in Vaticano, L’entrata nella cappella sistina, La sistina, .
Felix Benoist 1818-1896, produce le 100 tavole di “ Rome dans sa grandeur,” che è
l’ultima rappresentazione della corte pontificia.
Nel 1798 Senefelder inventa la litografia, che finisce per sostituire le tecniche tradizionali per i vantaggi pratici ed economici che comporta.
Il commercio delle stampe si sposta nel nord Italia, dove grandi editori gestiscono tutto il mercato editoriale, la divulgazione calcografica è affidata a ditte che pubblicizzano i loro prodotti attraverso cataloghi descrittivi.
Dalla vedutistica si passa all’età romantica, il mercato chiede ritratti e paesaggi pittorici, va di moda l’immagine colorata per la borghesia che colleziona stampe
d’arredo.
Molti artisti si trasferiscono in Francia e soprattutto in Inghilterra, dove la Royal Academy, riunisce i maggiori pittori e incisori dell’epoca.

Felix Benoist 1818-1896, produce le 100 tavole di “ Rome dans sa grandeur,” che è l’ultima rappresentazione della corte pontificia.
Nel 1798 Senefelder inventa la litografia, che finisce per sostituire le tecniche tradizionali per i vantaggi pratici ed economici che comporta.
Il commercio delle stampe si sposta nel nord Italia, dove grandi editori gestiscono tutto il mercato editoriale, la divulgazione calcografica è affidata a ditte che pubblicizzano i loro prodotti attraverso cataloghi descrittivi.
Dalla vedutistica si passa all’età romantica, il mercato chiede ritratti e paesaggi pittorici, va di moda l’immagine colorata per la borghesia che colleziona stampe d'arredo.
Molti artisti si trasferiscono in Francia e soprattutto in Inghilterra, dove la Royal Academy, riunisce i maggiori pittori e incisori dell’epoca. 
      dedicata a Sua Eccellenza Donna Elisabetta duchesa di Devonshire nata Hervey, incisione tratta  dall'omonimo  dipinto olio su tavola (122x80 cm) di Raffaello Sanzio, firmato e datato 1507 e conservato nei Musei Vaticani 
La Madonna con bambino, che vedete sotto di fronte a voi, soprannominata La Belle Jardiniere (Bella giardiniera) per via dello sfondo campestre che la circonda, rappresenta una delle numerose variazioni dello stesso tema religioso realizzate, dal divino Raffaello, durante la sua permanenza a Firenze. L’artista di Urbino si firma “RAPHAELLO URB.” sull’orlo del mantello della Vergine sopra il piede, mentre l’anno, in numeri romani “MDVII” 1507, è segnato vicino al gomito. Questa raffinata composizione fu realizzata esattamente un anno prima che egli venisse chiamato a Roma da Papa Giulio II per ricevere l’incarico degli affreschi destinati alla decorazione delle stanze vaticane.











Cesare Monti


olio su fasonite cm 30 x 40 di proprietà galleria elioarte



                                    Firma e anno in basso a destra.olio su tela  cm 60 x 40  anno 1940

                                Tec



                              olio su  Fasonite   cm. 30x 40   galleria  elioarte opera ceduta al
pittore  Buggè ing. Giuseppe.













 Monti Cesare (Brescia, 1891 – Bellano, 1959).
Figlio di un barbiere, si recò giovanissimo a Parigi, dove tra il 1906 e il 1908 frequentò gli ambienti dei pittori impressionisti e post impressionisti e visitò i musei introducendosi alla conoscenza dei grandi maestri antichi e moderni. Rientrato in Italia si stabilì in Val Sabbia presso l'amico pittore Edoardo Togni. Nel 1912 per mezzo della borsa di studio "Legato Bruzzoni" del comune di Brescia poté trasferirsi a Milano e iniziarvi nel 1915 l'attività di pittore,
nello studio aperto in via Bagutta 11. Lo scoppio della prima guerra mondiale, a cui partecipa, lo costringe ad una lunga pausa nella sua attività.
La sua evoluzione pittorica proseguì fino alla fine, passando dall'iniziale divisionismo ad una più libera pittura eseguita senza disegno, sull'onda dell'impressione, per giungere a confrontarsi coraggiosamente e consapevolmente con le nuove tendenze, in una sorta di figurativo/informale.


martedì 10 settembre 2019

pittori contemporanei G. De Lillis

nebbia sulla marina  diG. De Lillis olio su cartone telato     . cm 38 x 26 proprietà   galleria Elioarte

http://www.likesx.com/quadro-firmato-g-de-lillis/#







Pittore impressionista francese G. De lillis


Pittori napoletani dell'800 Pratella


Attilio Pratella (Lugo19 aprile 1856 – Napoli28 aprile 1949) è stato un pittore italiano.
Di origine romagnola, si iscrisse inizialmente all'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Ottenuta una borsa di studio, si trasferì a Napoli dove studiò al fianco di Puccinelli, Palizzi e Morelli. Qui esercitò la sua attività artistica fino alla morte, affiancato da Casciaro e Dalbono.
Anch'egli, come Casciaro e numerosi altri artisti attivi nella città campana, adottò anche la tecnica del pastello, prediligendo però quella ad olio. Riprese le tematiche della cosiddetta Scuola di Posillipo, ma con un tratto di maggiore modernità e freschezza superando, rispetto ad altri pittori coevi, l'aspetto puramente pittoresco e realizzando opere di grande suggestione poetica. Oltre le apprezzate marine, ritrasse in formati di media-piccola misura, e spesso nelle sue ricercate tavolette, gli angoli di una Napoli in via di estinzione, i vicoli, i bassi, le viuzze, i mercati popolari.
A partire dal 1881, espose ininterrottamente nelle mostre napoletane della Promotrice Salvator Rosa, che l'occuperà fino al secondo decennio del Novecento.
A partire da questo momento, infatti, infastidito dal rumore creato attorno ai grossi nomi della pittura napoletana novecentesca, non partecipò più alle mostre collettive, preferendo a queste esposizioni personali.
Pittori anche i figli: Ada, Fausto e Paolo.
Dopo la morte le città di NapoliNapoli e dLugo gli hanno intitolato una strada.




proprietà galleria elioarte
                                 0lio su tela  cm.51x 41  opera  non firmata attribuibile a Pratella  golfo di Napoli 




Attilio  Pratella. i pescatori Golfo di Napoli




   


domenica 8 settembre 2019

http://www.galleriasarno.it/prodotto/17-caronia-san-giovanni-degli-eremiti-a

cquerello-su-carta/



San Giovanni degli eremiti  Palermo
  acquerello  firmatoG.Caronia  cm  18x25
proprietà galleria elioarte

sabato 7 settembre 2019

John Thorpe pittore acquerellista inglese

John Thorpe pittore  acquerellista inglese attivo dal   1834-al - 1873
                                                     
 
cm 40  x 50  acquerello fmato  John Torpe   di proprietà elioarte











John THORPE (act.1834-1873) è un artista acquerellista . L'Immagine sopra esposta è la prima aggiudicazione  da parte di Anderson &Camp;Garland  nel 1991.. La quotazione e gli indici dell'artista stabiliti da Artprice.com si basano su 22 aggiudicazioni. In particolare: pittura, disegni  e eacquarelli.
John Thorpe (act. 1834-1873) British. 'Vista su South Downs, Towards Newhaven', una scena costiera, acquerello, firmato con iniziali e datato 1861, senza cornice, 12,5 "x 20".

venerdì 6 settembre 2019

Donne e l’amore Poesie

componimenti d’amore di John Donne, ricordato come uno dei massimi esponenti dei poeti metafisici, occupano una parte considerevole della sua produzione poetica. Uno dei più interessanti tentativi del poeta inglese è l’unione di due dimensioni da sempre contrapposte: quella della sessualità e quella della spiritualità. Non solo le diverse sfaccettature del sentimento amoroso includono il soddisfacimento sessuale e la carnalità della donna, ma gli aspetti più fisici dell’esperienza d’amore sono abbracciati da una grazia quasi divina, sacra.
In due tra le sue più importanti raccolte, e cioè Elegie (Elegies) e Canzoni e Sonetti (Songs and Sonnets),  il poeta inglese scandaglia il sentimento amoroso nelle sue più svariate manifestazioni. Le posizioni fortemente rivoluzionare sull’esperienza sessuale lo pongono in polemica con i modelli, reiterati senza innovazioni rilevanti, della poesia d’amore in Inghilterra.