auto antiche e moderne

venerdì 5 giugno 2020

contemporanei :artisti : sanremesi Luigi Stacciari

il ritorno dalla questua


Ritorno dalla  Quuestua  olio su compensato cm 71,2 x 51,2
















LUIGI STRACCIARI
Padova, 1900 - Pineta di Sortenna (Sondrio), 1953
Data dell'opera                1929
Tipo       Olio su compensato
Dimensioni        cm 71,2 x 51,2
Firma    Firmato in basso a sinistra: "L. Stracciari"
Inventario          Inventario: p. 98
Provenienza      Acquistato il 26 gennaio 1932 per la somma di millecinquecento lire in occasione della Prima Mostra degli artisti sanremesi.
Fonti     Archivio Cariplo, Atti 879 R 15.
Esposizioni        1931-1932, San Remo, Villa Ormond, Prima Mostra d'Arte degli artisti sanremesi, n. 19.
Descrizione       La parentesi sanremese dell'attività di Luigi Stracciari è ancora mal documentata, come del resto tutto il percorso artistico del pittore veneto.
Certo è che egli era considerato a pieno titolo artista locale, se partecipò alla Prima Mostra d'Arte degli artisti sanremesi non solo come espositore (esibì anche un'altra opera, Verso il paese abbandonato, acquistata dal Comune di San Remo), ma anche in qualità di membro della Commissione direttiva della rassegna. Ritorno dalla questua, datato sul retro 1929, raffigura la veduta esterna di un convento situato in aperta campagna. Il gusto per il romitaggio, la scelta di un tema, quello dell'elemosina, così carico di implicazioni sociali e morali, sono elementi che rivelano come questo dipinto affondi le sue radici nella tradizione ottocentesca, tra romanticismo e naturalismo. Anche sul piano stilistico: non solo nell'uso di una gamma cromatica ribassata, limitata ai verdi, alle terre chiare e all'azzurro ceruleo del cielo, ma anche e soprattutto nella ricerca di una resa atmosferica che l'artista ottiene avvolgendo il paesaggio in una leggera nebbia crepuscolare. Soggetto e condotta pittorica dichiarano dunque l'estraneità di Stracciari alle contemporanee ricerche di assolutezza — compositiva, formale, temporale — perseguite dagli artisti di Novecento. Anche la presenza dell'uomo, così fortuita, così "minimale" rispetto alla vastità del paesaggio, concorre a proiettare il dipinto in una dimensione contingente, accentuandone la lontananza dalle opere novecentiste.
Una presa di distanza che certo possono motivare ragioni di poetica, ma non è da escludere, visto la posizione periferica della cittadina rivierasca rispetto ai centri più aggiornati del dibattito artistico contemporaneo, che le idee del gruppo sarfattiano fossero considerate da Stracciari con quel sospetto con il quale in provincia spesso si guarda alla novità.
Bibliografia        Prima Mostra d'Arte degli artisti sanremesi, catalogo della mostra, San Remo, 1931, s.p.

Nessun commento: