auto antiche e moderne

giovedì 16 gennaio 2014

Salvator Rosa - I pittori del '600 napoletano-

Salvator  Rosa   Napoli 21 luglio 1615-Roma 15 marzo 1673
Apprende i primi rudimenti della pittura da uno zio materno per poi passare a lavorare con il cognato Francesco  Fracanzano . Fu  pittore incisore e poeta italiano  di  epoca  barocca.. Nato partenopeo, attivo, oltre che nella sua città, anche a Roma  e Firenze. Fu un personaggio eterodosso e ribelle, quasi un  pre romantico   dalla vita movimentata.
 Visse per due anni dal 1634 a Roma  stabilendo i primi contatti con la  Scuola dei Bamboccianti.
Tornato a Napoli si dedicò all'esecuzione di paesaggi .  Vivace artista fu soprannominato "Salvator delle battaglie" per le numerose rappresentazioni pittoriche di grandiose e sceniche battaglie . Dipinse anche durante il suo soggiorno fiorentino, dove restò per 8 anni. Qui  promosse l’Accademia dei Percossi che riuniva poeti, letterati e pittori; in questo periodo ebbe  frequenti contatti  con  l'altro pittore-poeta:  Lorenzo Lippi. Conobbe anche Ugo e Giulio Maffei presso i quali visse per un periodo a Volterra.

Morì a Roma il 15 marzo 1673   e fu sepolto in Santa Maria degli Angeli,  basilica romana che si trova in Piazza della  Repubblica.



.    collezione privata  "elioarte" dipinto ad olio su tavola cm30x40                    






Questo quadro sembra essere un buon esempio del primo soggiorno  toscano del Rosa .  Sembra evidente l’influsso della corrente di pittura paesistica sviluppatasi  a Roma e a Firenze.Il Rosa è spinto a cercare nuovi effetti di prospettiva aerea ed anche di  una certa nobiltà scenica, qui ottenuta con la presenza  dell’ albero nei primi piani e dei monti lontani. Originale è l’inserimento che egli fa  delle “figurine”che in quegli anni studiava in  numerosi disegni .


mercoledì 15 gennaio 2014

ROMA Piazza della Rotonda : Giacomo della Porta.


La fontana di piazza della Rotonda si trova al centro dell'omonima piazza di Roma, di fronte al  Pantheon
              


Fontana rinascimentale progettata intorno al 1575 da Giacomo della Porta,  nel luogo che dai tempi di papa Eugenio IV, prima metà del XV secolo era occupata da una conca di porfido e due leoni in pietra
Nel 1711 papa Clemente XI dispose un radicale restauro della fontana: venne eliminato il catino e sostituito con un gruppo di rocce e delfini che sostiene un piccolo obelisco  egizio dell'epoca di Ramses II, rinvenuto verso la fine del XIV secolo e posizionato allora davanti alla vicina chiesa di san Macuto.
Giacomo della  Porta fu allievo di Michelangelo  e completò, dopo la morte del Buonarroti , la cupola della basilica  di San Pietro.

domenica 12 gennaio 2014

ROMA Il Pantheon


Il punto in cui sorge non è casuale ma è un luogo leggendario della storia della città. Secondo una leggenda romana, infatti, questo era il posto dove il fondatore di Roma, Romolo, alla sua morte fu afferrato da un'aquila e portato in cielo fra gli dei.

Il nome deriva da due parole greche: pan, "tutto" e theon "divino", in origine infatti il Pantheon era un piccolo tempio dedicato a tutte le divinità romane. Fatto erigere tra il 27 e il 25 a.C. dal console Agrippa, prefetto dell'imperatore Augusto, subì molte ricostruzioni..
Domiziano infatti,  nell'80 d.c, lo ricostruì dopo un incendio, ma trent'anni dopo colpito da un fulmine prese nuovamente fuoco.




 Fu allora ricostruito nella sua forma attuale dall'imperatore Adriano, sotto il cui regno l'impero di Roma raggiunse il culmine del suo  splendore.

L'iscrizione originale di dedica dell'edificio, riportata sulla ricostruzione di epoca  adrianea , recita :

                           M•AGRIPPA•L•F•COS•TERTIVM•FECIT,
                     ossia Marcus Agrippa, Lucii filius, consul tertium fecit,
                "Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta  fece."

Il Pantheon unisce ad una struttura cilindrica, di chiaro stampo romano, lo splendido colonnato esterno d'ispirazione greca.

sabato 4 gennaio 2014

Gentile da Fabriano. L'adorazione dei Magi


Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio detto Gentile da Fabriano  è stato un pittore italiano tra i più importanti esponenti del Gotico internazionale.
Tra i più noti artisti dell'epoca tardo gotica ci sono il Pisanello , Antonio e Alvise Vivarini , Gherardo Starnina, i fratelli Limbourg,  Gentile da Fabriano, e altri.
Il tardo gotico è una fase della storia d'arte  europea, collocabile tra il   1379  circa e buona parte del XV secolo, con alcune zone  dove si prolungò a oltranza fino al XVI secolo.
Si tratta di uno dei linguaggi figurativi fondamentali,che assieme al Rinascimento fiorentino e fiammingo,  caratterizzarono il Quattrocento
Per tutta la prima  metà del XV il tardo gotico rimase il punto di riferimento principale per la gran parte della committenza del mondo aristocratico .


L'adorazione dei Magi.
 ...
 Una pittura poetica e fiabesca, il gusto per la linea e un uso impareggiabile degli elementi decorativi  portarono Gentile da Fabriano al vertice della scuola italiana dell'epoca, ricevendo commissioni di
grandissimo prestigio.

. " Questa tavola fu realizzata da Gentile da Fabriano per Palla Strozzi, uno dei personaggi più ricchi della Firenze del tempo.   Nell’immagine, infatti, il tema sacro è quasi un pretesto per inscenare una ricca parata di caccia: momento mondano sicuramente prediletto dai ricchi e dai nobili del tempo Nel quadro compare un cane, in basso a destra, e molti cavalli immediatamente dietro; ma vi sono anche due scimmie, in alto quasi al centro, sedute su dei dromedari, degli uccelli, in cielo, e moltissimi altri cavalli nelle lunghe parate rappresentate nelle tre lunette superiori. Vi è ovviamente anche il bue e l’asinello nella grotta, e vi sono poi alberi e fiori, che Gentile inserisce anche nella cornici modanate che racchiudono la tavola centrale. Questa ricchezza di elementi botanici e animali è tipica del gusto artistico che si avverte nel tardo gotico"......