auto antiche e moderne

domenica 20 gennaio 2008

SAPIENZA. Un’altra vergogna per l’Italia




I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.) l’unico posto dove il Papa non può parlare è la Sapienza, un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice: Bonifacio VIII. Questo mostra due fatti gravissimi: 1) l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità d’espressione sul territorio italiano di un capo di Stato Estero,nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;
2) la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo come la Sapienza rischia di trasformarsi in una “discarica” ideologica.
Perdono la goliardia,condanno la ipocrisia e la malafede dei professori.Come cittadino più che come cattolico sono indignato per quanto è avvenuto in quell’università

venerdì 11 gennaio 2008

NICHILISMO PITTORICO


Quando il disagio dell’artista si estende a tutta l’umanità: come non provare terrore di fronte all’essere gettati in un mondo che pare insensato ed illogico?
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In un mondo in cui la Storia del prossimo futuro è già stata tracciata in anticipo secondo un canovaccio che non ammette più nessuna variante,come fa un pittore a dipingere in termini di 'bellezza', subire un fascino estetico verso questo mondo agghiacciato e violento? Come può mettere tanta cura nel dipingere un volto, un gesto?
Lo potrà solo se ha la coscienza che tutto nella sua continua opera sarà più riuscito quanto maggiore sarà l’estraneità verso ciò che egli dipinge.
Una pittura aniconica quindi ,priva di significati reali,ma piena di luce e di colori, non ricerca del significato, cosa che molti spasmodicamente cercano, ma contemplazione dell’opera nel suo divenire, nel suo essere e nel suo proporsi……………………………………………………..


Milano 15 dicembre 2005 "Nichilismo Pittorico nell'arte di Alberto Buggè"
“ da elioarte “ su E.Zine

mercoledì 2 gennaio 2008

L’Ostia del Santo Natale in Polonia


Nell’epoca del consumismo imperante, del Babbo Natale con la gerla piena di regali per lo più inutili ,ecco una antica tradizione in tema con la festività del Santo Natale .

Ho un caro amico in Polonia, e con lui oltre ad inviarci comuni notizie in una e-mail di gruppo,ci scambiamo anche gli auguri in occasione delle festività.
Negli ultimi giorni ci eravamo scambiati gli auguri come di consueto, ma solo che oggi, secondo giorno dell’Anno nuovo, mi arriva in busta chiusa, una sua Cartolina di Buon Natale.
Non me la aspettavo proprio! Apro la busta e cosa ti trovo? Gelosamente custodita tra le pieghe del cartoncino augurale scopro un ostia di forma non tradizionale.
Intuisco il gesto che il mio amico polacco ha voluto significare inviandomi questo particolare dono,pur tuttavia gli invio una e mail che sotto trascrivo:
….. Solo oggi ho ricevuta la tua gradita cartolina di Natale che mi avevi spedito il 15/12/.2007.
Sono rimasto molto entusiasta del pensiero che hai avuto nel mandarmi una ostia per condividere con te il Santo Natale.
Non conoscevo questo vostro uso che trovo molto significativo e pieno di religiosità.
Ti prego di volermene illustrare più particolarmente la consuetudine.
Ti ringrazio e ti esprimo il mio affetto e quello della mia famiglia per te e per tutti i tuoi familiari.
Ancora auguri di un prospero 2008, un saluto caro ………
A stretto giro di posta ecco la sua risposta ,che ora con questo mio blog voglio inoltrare a tutti coloro che mi leggono per una attenta riflessione.

.......Mi dispiace, che la mia cartolina ti sia giunta soltanto oggi. Ma la nostra posta funziona, come funziona...
Questo non è l’ostia tipica, ma l’ostia rettangolare mangiata durante la cena di vigilia del S.Natale.
In Polonia è consuetudine, che durante la cena della vigilia di Natale ci dividiamo l’ostia facendo gli auguri gli uni agli altri.
Se qualcuno non sta tra noi, e vogliamo accentuare per esempio, che lui è un nostro amico, un familiare - allora gli inviamo l’ostia - dividendola con lui simbolicamente.
Questo è sempre meno un consuetudine usata, ma alcune famiglie ancora conservano questa tradizione.
Ti ringrazio per i tuoi auguri , ed anche noi vi auguriamo tanta prosperità per il nuovo anno