auto antiche e moderne

venerdì 18 aprile 2008

Esperienze di Viaggio "La Cambogia"


http://www.flickr.com/photos/elioarte/2392197235/

Moltissimi di Voi mi hanno chiesto del mio ultimo Viaggio ed eccomi a voi:

Pochi luoghi al mondo stregano come la città tempio di Angkor, antica capitale del regno Khmer, nel cuore della Cambogia. Dopo decenni di chiusura totale al mondo esterno è nuovamente possibile visitare questa meraviglia di pietra e fantasia. Rivolgetevi per organizzare il vostro viaggio a http://www.lordbry.it/ ,resterete soddisfatti. La storia di Angkor è fatta di guerre, guerriglie, abbandoni. Di secoli in cui la giungla si è riappropriata della città. E poi la sua riscoperta, i restauri fatti dai francesi e ancora guerre fratricide, il silenzio e i primi spiragli. Venire ad ammirare i cento e più templi, gli edifici civili, religiosi o adibiti alla corte regale, eretti tra il 900 e il 1200 e riemersi dalla giungla cambogiana, richiede un viaggio non facilissimo. Ma la meraviglia del posto è tale che non ci si pente di alcun disagio. Phnom Penh, la capitale attuale della Cambogia, sta faticosamente cercando una dimensione di vita normalizzata dopo le scelleratezze di Pol Pot, il famigerato capo dei khmer rossi. Qui si visitano le pagode dorate del palazzo reale, il ricchissimo Museo archeologico con numerosi reperti provenienti da Angkor e i mercati (vecchio e nuovo) dove si trovano interessanti oggetti in lega d’argento, in madreperla e in paglia. Mesi ideali per visitare la Cambogia sono dicembre e gennaio, quando il tasso di umidità è sopportabile, le temperature più fresche e le precipitazioni meno abbondanti. Da febbraio in poi il caldo è più opprimente e in aprile diventa insopportabile.
Cucina tipica :
In generale, la cucina khmer è simile a quella thailandese, ma fa uso di meno spezie. Un pasto cambogiano prevede quasi sempre la zuppa, mentre il pesce è senza dubbio il piatto principale: una specialità particolare è il pesce d'acqua dolce alla griglia, avvolto in foglie di lattuga o spinaci e poi immerso in una salsa a base di pesce e noci. Le 'insalate' sono spesso condite con coriandolo, menta e citronella: tre sapori che caratterizzano molti piatti della cucina cambogiana. La cottura quotidiana del pane risente molto dell'influenza francese. Tra i dolci segnaliamo la torta di riso, piuttosto appiccicosa, e il pudding preparato con i frutti dell'albero del pane. È consigliabile non bere acqua del rubinetto: fate quindi buone scorte di acqua minerale, macedonia di frutta mista e bevande analcoliche di vostro gradimento.

mercoledì 9 aprile 2008

TANZIO DA VARALLO o meglio Antonio d’Enrico

collezione elioarte dipinto ad olio cm 130 x 96



Elizabebetha fugit cum prole senex in eremum
Angeli opem celeres auxiliumque ferunt
His dulcem moriens gnatum commendat;
inde defunta in coelum tollitur altiurium

La vecchia Elisabetta fugge con il  figlio in un luogo solitario. Svelti gli Angeli recano soccorso e aiuto.Morente ad essi affida  il  dolce neonato;infine,morta,è portata nel più alto dei cieli
artist Antonio d’Enrico.called Tanzio da Varallo Italy
Riale d’Alagna VC 1575 /1580 –1635
media Oil lon canvas datecirca 1628
dimensions 130x96 cm tipe of artwork Painting
title Elisabetta morente consegna la prole agli Angeli






Tanzio da Varallo


Antonio d'Enrico, detto Tanzio da Varallo , o semplicemente il Tanzio [1] (1575/1580 ca. - 1632/1633 ca.) era un pittore italiano del periodo tardo- manierista o del primo barocco .

Biografia modifica ]


Nacque a Riale d'Alagna , e fu attivo principalmente in Lombardia e Piemonte , tra cui il Sacro Monte a Varallo Sesia , dove lavorò contemporaneamente a Pier Francesco Mazzucchelli (il Morazzone) . Dipinse una circoncisione per Fara San Martino e una Vergine con santi per la Collegiata di Pescocostanzo . Alcuni dei suoi dipinti acquisiscono l'influenza degli stili tenebristi e delle morbose caratteristiche tematiche dei seguaci di Caravaggio e anche di molti longobardipittori, incluso il suo alquanto raccapricciante David con Goliath (1620). La sua animata e affollata Battaglia di Sennacherib (1627-1628) per la Basilica di San Gaudenzio [2] riflette l'influenza della sua opera nei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia , dipingendo scene diorama scenografiche.










Un recente articolo di Stefania Stefani Perrone pubblicato nel volume “Le frontiere dell’arte” edito da Interlinea, mette in luce con chiarezza e con certezza il ritrovamento dell’autoritratto di Tanzio all’interno della Cappella 34 del Sacro Monte di Varallo.
Scrive la Stefani:”…è certo che, nel maestoso Palazzo di Pilato, sulla parete destra della Cappella di Pilato si lava le mani nella lunetta che poggia sull’architrave di coronamento alla porta da cui, in un tumulto di folla, fuoriesce Barabba, Tanzio ha lasciato il suo autoritratto. E’ un ritratto a monocromo, un volto fra due ali, magistralmente mimetizzato in termini architettonici, risolto quale elemento scultoreo decorativo dell’elegante arcata che, come l’ariosa scenografia generale, riecheggia un tradizionale classicismo rinascimentale rivissuto in termini di manierismo alessiano”.
Si tratta di una acquisizione nuova e fondamentale nella conoscenza della vasta opera del Tanzio di cui ad oggi non si conoscevano altre opere a questa paragonabili. “L’autoritratto ritrovato costituisce il primo, e per ora unico documento attestante la paternità di Tanzio sugli affreschi” della Cappella 34, al quale sono sempre stati attribuiti dalla tradizione storiografica.
Il Presidente dell’Ente Giacomo Gagliardini si complimenta con l’autrice Prof.ssa Stefania Stefani Perrone per l’attenzione e la passione con cui da sempre si è dedicata allo studio e alla divulgazione delle conoscenze riguardanti il Sacro Monte di Varallo. “Credo che questo ritrovamento possa essere un punto di partenza e di incoraggiamento per nuovi studi e ricerche da parte di giovani studiosi che vorranno dedicarsi a questi temi nonché una nuova opportunità di visita per sempre più conoscere e riscoprire l’immenso Patrimonio che i Sacri Monti del Piemonte racchiudono e rappresentano”. 

Ps:Apprendiamo  la  notizia  che la   la prof.Stefania Stefani Perroni è morta  nel uglio scorso alla  età di 99  anni


Ps: