auto antiche e moderne

domenica 10 febbraio 2008

Pittori romani dell'800: Mariani Virginia


MARIANI VIRGINIA (Roma 1824- Roma !898) nata Bartolucci Ricardi, fu pittrice e ceramista, partecipò, come anche il marito Cesare, alla vita pubblica ed artistica del tempo, ricoprendo l'incarico di ispettrice delle scuole comunali e insegnante di pittura in vari istituti.

Esegui quadri di genere e ritratti ad olio e acquarello. Nel 1875 alla mostra provinciale di Perugia si segnalò con alcune mezze figure di grandezza naturale,che piacquero e che le valsero la nomina a socia onoraria dell’Accademia Umbra.
     

Provenienti dalla collezione Mariani sono conservati al Museo di Roma alcuni dipinti firmati e datati.
Il ritratto di fanciulla in abiti rinascimentali,(datato 1880 cm.65.5 x 113 studio di costumi storici,) come un altro dipinto conservato al Museo di Roma, raffigurante una fanciulla in ambiente pompeiano si colloca nell'ambito del              tipico gusto revivalistico della fine dell'Ottocento esembra rispecchiare la formazione accademica e filologica e l'attività didattica dell'autrice.
Altro ritratto di fanciulla,cm. 35 x 47 dipinto a pastello, è quello sopra presentato.
Proprietà “elioarte” Stima € 7500,00

MARIANI, VIRGINIA. Honorary member of the Umbrian Academy and of theAcademy of the Virtuosi of the Pantheon. Born in Rome, 1824, where she has met with much success in decorating pottery, as well as in oil and water-color paintings. The Provincial Exposition at Perugia in 1875 displayed her "Mezze Figure," which was highly commended. She has decorated cornices, with flowers in relief, as well as some vases that are very beautiful. Besides teaching in several institutions andreceiving private pupils, she has been an inspector, in her owndepartment of art, of the municipal schools of Rome





Roma nell’Ottocento vede il conflitto tra il potere temporale del Papa e il processo di unificazione italiana. Nel 1870 Roma e il Lazio sono annessi al Regno d’Italia, con una serie di conseguenze per i rapporti tra Stato e Chiesa, che hanno poi pesato negli anni seguenti. In campo artistico Roma rimane un polo attrattivo importante nell’ambito europeo, sia per l’attività delle sue Accademie, in particolare quelle di San Luca e dell’Arcadia, sia per la vivacità dei molteplici salotti e circoli culturali. Principale centro di formazione del gusto e della diffusione di nuovi modelli estetici, la città attira poi innumerevoli presenze straniere di prestigio.
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Virginia Mariani in origine Bartolucci Ricardi nasce a Roma nel 1824. Inizia l’attività come autodidatta e sue notizie si hanno dal 1865, quando presenzia alle mostre romane degli Amatori e Cultori. Nel 1875 alla Mostra provinciale di Perugia espone alcuni ritratti, mezze figure a grandezza naturale, che ottengono positive valutazioni da pubblico e critica. Diventa membro onorario dell’Accademia Umbra di Belle Arti e accede all’Accademia dei Virtuosi del Pantheon. Espone a Firenze (1880), alle mostre internazionali di Roma del 1883 e del 1893, a quella di Torino del 1884. Nel 1889 si presenta al consueto appuntamento romano con quattro vedute di Ascoli Piceno, avendo soggiornato per un po’ di tempo in questa città. Si dedica anche a lavori in ceramica. S’impegna nell’insegnamento soprattutto in istituti privati e ricopre l’incarico di ispettrice delle scuole comunali a Roma. Suo marito è il pittore Cesare Mariani. Muore a Roma nel 1898 a 74 anni.
Al Museo di Roma si conservano alcuni suoi dipinti datati e firmati. Sempre il Museo di Roma ha acquisito dagli eredi i ritratti di Virginia e del marito ad opera del pittore umbro Domenico Bruschi, molto legato a Cesare Mariani.
Lo stile di Virginia viene considerato tardo-romantico. I soggetti preferiti sono paesaggi, scene di genere, ritratti, sia a olio che a pastello.

venerdì 8 febbraio 2008

Pittori Piemontesi di fine ottocento primi novecento : Agostino Viani.


Agostino Viani.
Discendente dell`antica famiglia pallanzese dei Viani de la Pipera. Figlio di Giuseppe e Anna Maria Erba nacque a Pallanza il 10 settembre 1841 e mori a Pallanza il 25 dicembre del 1933.
Fu sindaco della città dal 1896 al 1898, già vice sindaco durante il mandato Cavanna. Cultore e scrittore di storia locale, nel 1891 diede alle stampe ”Pallanza antica e Pallanza nuova”.
Fu amico e compagno di Eugenio Gignous e da lui ebbe il primo avviamento all’arte.
Mantenne sempre la tecnica caratteristica dell’Ottocento, calma e piana,riproducendo il vero secondo lo stile della scuola Lombarda.
Pittore di un certo talento, partecipò con successo alle Esposizioni di Brera, alle Promotrici di Torino, dove in quella esposizione di Torino nel 1898 conquisto diplomi di Benemerenza, fu presente anche a Domodossola,Genova e Ferrara, e qui nel 1919 fu premiato con la medaglia d’argento per il quadro cortile rustico.. Una sua personale fu allestita dal Museo del Paesaggio nel 1929. Molte sono le sue opere degne di nota alcune presenti presso la Banca Popolare di Novara ,sede di Milano,e numerose altre presso collezionisti privati.
La sopra esposta opera “Cortile” di proprietà galleria “ elioarte “olio su tela cm 40 x 30 è firmata in basso a destra. Stima: € 7500,00 .

lunedì 4 febbraio 2008

Pittori liguri '800 e '900 -Giacomo Picollo


Artisti del 900 >> Giacomo Picollo Genova 1905-Genova Sestri Ponente 1983
Pittore, incisore e ceramista. Fu allievo di Maragliano e di Bertelli alla Ligustica.(Accademia Ligustica di Belle Arti )Completò gli studi a Brera , fu tra i fondatori del Gruppo di Avanguardia e Futurismo Sintesi.
L'arte è esplorazione, ricerca di senso e significato: un modo di vivere. L'arte è un processo di conoscenza e apprendimento che rimane racchiuso nel mistero della creazione, e l'artista non sempre comunica i frutti del suo apprendimento. Egli però gli dona una forma, dei colori, una modalità di relazione con i contemporanei e con gli eventi della storia che lo delimitano. Nel fenomeno artistico si osserva la sintesi di un'epoca in relazione ad un mondo immaginario che cerca di emergere. Se ne legge il conflitto tra volontà e potenzialità, tra realtà e azione. Il futurismo ha rappresentato un'esplosione artistica in corrispondenza ad una esplosione bellica, una reazione a potenzialità espressive represse dalle abitudini culturali e mentali di un contesto sociale e istituzionale arretrati.
La sopra esposta opera cm 50x 57 firmata in basso a sinistra e datata 1942 è di proprietà galleria "elioarte".


Giacomo Picollo
Genova 1905 - Genova 1988
Pittore ma soprattutto artista ha seguito, per la sua formazione, i corsi all'Accademia Ligustica
di Belle Arti ed a quella di Brera a Milano. Ha partecipato alla fondazione del notissimo gruppo
futurista ligure "Sintesi" mantenendo i rapporti con i maggiori futuristi italiani;
Ha frequentato tutte le massime esposizioni nazionali ed ha diretto per molti anni la scuola
statale di arte "Archars". Ha inoltre realizzato e promosso la collana di quaderni di storia
dell'arte delle Edizioni Lupa di Genova.
Ha retto per anni un sindacato artistico regionale ed uno nazionale oltre ad essere stato membro
della giunta nazionale esecutiva della Confederazione Generale Italiana Professionisti ed Artisti
di Roma. Va ricordato che nel 1943 divenne accademico di merito alla Ligustica nella classe di
pittura e compartecipò, successivamente, al ripristino ed all'aggiornamento dell'Albo degli
Accademici di Merito della stessa Accademia.
Intensa è stata la sua attività espositiva sia a livello regionale che nazionale; impossibile a
questo proposito non ricordare le sue partecipazioni alle "Promotrici", alla Permanente di Milano,
alle Biennali di Venezia ed alla Quadriennale di Roma. Abbandonando le tematiche della breve
parentesi futurista, diede inizio ad una sempre più raffinata produzione pittorica legata alle
tematiche del Novecento Italiano, dedicandosi all’esecuzione di paesaggi e figure anche religiose.
Di questo grande interprete dell'arte genovese va evidenziata la pennellata di sapore
postimpressionista: essenziale, talvolta sommaria, ma profondamente ricca di emotività espressiva


Giacomo Picollo pittore, incisore e ceramista studiò all’Accademia Ligustica di Belle Arti, allievo dei pittori Maragliano e Bertelli.
Con il ritrattista Amisani e con il surrealista Carpi, completò gli studi artistici all’’Accademia di Brera a Milano.
Esordì nel 1927 all’Esposizione della Promotrice di Belle Arti, nel 1929 alla prima “Mostra dell’Arte Ligure”, presentando due dipinti “Adamo ed Eva” e “Mio padre”.
Fu tra i fondatori, nel 1931, del gruppo futurista “Sintesi“.
Notevole anche la sua attività di ceramista; amico di Tullio d’Albisola, eseguì numerose opere di carattere futurista.
Giacomo Picollo fece parte anche del gruppo genovese “La Casana“.
Numerose le sue partecipazioni a mostre nazionali di rilievo: le Biennali veneziane, le Quadriennali romane (durante gli anni Trenta), il Premio Bergamo (mostra sul paesaggio italiano).
Numerose anche le sue mostre personali a Genova, La Spezia, Roma e Milano.
Abbandonando le tematiche futuriste, fece seguire una produzione artistica legata a quelle del Novecento Italiano dedicandosi in prevalenza all’esecuzione di paesaggi.
Nel 1943 Giacomo Picollo fu nominato Accademico di merito della Ligustica, nel 1967 membro dell’Accademia archeologica italiana a Roma.
Sue opere si trovano a Genova presso l’Accademia Ligustica, alla Galleria d’Arte Moderna di Genova e in altre numerose Gallerie pubbliche: Roma, Torino, Milano, Savona, La Spezia, Bergamo e presso la Quadreria della Galleria Francescana di Assisi.



G


sabato 2 febbraio 2008

Pittori Lombardi di fine ottocento primi novecento



l'acquaiola olio su  tavolacm 61 x 47      opera firmata dall'autore in basso a destra
proprietà Galleria Elioarte



autoritratto di Riccardo Galli











Riccardo Galli - Milano !869 -!944 Studiò all'Accademia di Brera,discepolo del Bestini,che l’ebbe caro fra i suoi ultimi allievi. .Dotato di varia culture,si fece subito notare nell’ambiente artistico per la sua multiforme attività,poi si dedicò alla pittura. Trattò largamente il ritratto, il paesaggio animato,il quadro di composizione ad olio,a pastello e all’acquarello,e con Paolo Sala e Filippo Carcano. La condivisione degli ideali patriottici e l'attrazione per un tipo di pittura ispirata al vero e fondata essenzialmente su valori cromatici e luminosi avevano favorito la sua assidua frequentazione, sin dagli inizi degli anni Ottanta, e i suoi legami con la cerchia di artisti garibaldini raccolti dapprima intorno allo studio monzese del decano Mosè Bianchi (e del nipote Pompeo Mariani), poi nei ritrovi mondani di Milano, dal Caffè dell'Orologio - per un quarto di secolo abituale roccaforte di Filippo Carcano - al Caffè Cova, nei cui saloni venivano allestite mostre d'arte di Emilio Gola, Luigi Rossi, Eugenio Gignous, Leonardo Bazzaro e altri; e ancora nei circoli artistici ufficiali, quali la Famiglia Artistica, la Società patriottica, la Promotrice. Erano quelli gli anni - nell'ultimo quarto di secolo - in cui era giunto a piena maturazione il processo di rinnovamento della pittura di paesaggio che, in Lombardia, affondava le sue radici nella tradizione cinquecentesca rivista attraverso le dense atmosfere di Piccio e le libere intonazioni scapigliate e si caratterizzava per l'uso di una pennellata ricca di impasti e di sfumature e per una grande spigliatezza compositiva.
L’ Opera qui presente è di proprietà della Galleria “ elioarte “.
è un olio su tavola.cm 50x65- dal titolo “Alla fonte”Il dipinto fu inviato alla XIVª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1924, insieme a due acquerelli di piccolo formato (Contemplando le nuvole e Orto fiorito in Valsesia), e in quell’occasione venne riprodotto nel
catalogo ufficiale della mostra. la pennellata appare franca e perfettamente adattabile alle tonalità accese della tavolozza. E’ il titolo tuttavia a mettere in risalto la caratteristica principale del dipinto: concentrandosi in particolare sul volto della donna e nella parete di fondo, denota infatti quella ricerca verso effetti luministici più sofisticati che Galli incomincia a sperimentare nelle sue tele proprio in questo periodo per approfondirsi e maturare nel corso degli anni Trenta.
Stima: € 12.000/16.000
             


         Maccugnaga  opera di Riccardo Galli
     
                             olio su tela    cm. 110 x 94 
                     opera firmata in basso a snistra
                         proprietà  galleria  elioarte