auto antiche e moderne

mercoledì 30 aprile 2014

Sulmona "La madonna che scappa"

La Manifestazione de "La Madonna che scappa in piazza" , è organizzata da secoli dalla Confraternita di S. Maria di Loreto  la mattina della domenica di Pasqua,. Di origini Medievali, rievoca la Resurrezione di Cristo con una funzione folcloristico-religiosa unica nel suo genere.
 Piazza Garibaldi è gremita di folla.



Dopo la celebrazione mattutina della Messa ufficiata dal Vescovo di Sulmona , la processione dei Confratelli lauretani con la statua del Cristo Risorto e quella dei SS. Apostoli Pietro e Giovanni si reca in Piazza già ricolma di gente che aspetta trepidante di vedere schiudersi il portale della chiesa di S. Filippo. Nel frattempo dalla parte opposta, sotto l'acquedotto medievale ,la statua del Cristo risorto rimane in attesa. 






Ai santi Giovanni e Pietro viene affidato il compito di annunciare alla Madonna la resurrezione del Figlio; essi si dirigono verso la chiesa di S.Filippo e dopo alcuni tentativi di convincimento, la porta finalmente si apre e la statua della Madonna compare sulla soglia, e quindi lentamente si avvia verso la piazza.








La Madonna percorre con passo incerto e cadenzato la distanza che vi è tra la chiesa e il centro della piazza perché è ancora incredula e sconvolta dal dolore. Giunta a metà della Piazza, la madre di Gesù scruta meglio l'orizzonte e riconosce il Figlio risorto che l'attende. A questo punto la Madonna  lascia  cadere il mantello nero del lutto, Le resta indosso il vestito verde, il colore della primavera  e  inizia una corsa sfrenata, verso il Cristo risorto  , il colore verde  del vestito è , foriero di lieti auspici mentre un volo di colombi si libra nel cielo accompagnato da scoppi di mortaretti







Le foto dei due post su Pasqua a Sulmona sono di Dinarte del dott. Dino Canevisio

LA PROCESSIONE DEL VENERDI SANTO DI SULMONA

Organizzata dalla Confraternita della SS.Trinità è comunemente detta del "Cristo morto". Il corteo funebre, composto da centinaia di confratelli vestiti con un saio rosso,







simbolo della fiamma della carità, uscendo dalla chiesa della SS. Trinità alle 19,00 è accompagnato da una banda di ottoni che suona celebri marce funebri, quindi attraversa tutte le principali vie del centro storico di Sulmona.
Al seguito del corteo, sfila una schiera di lampioni bianchi posti ai lati, e dietro di essi Dietro di essi segue il coro, composto da 120 cantori tripartiti in tenori, baritoni e bassi, che esegue vari tipi di Miserere e si muove a passo cadenzato,





 ondeggiando: è una delle parti più spettacolari della processione e per questo motivo i posti da corista sono tra i più ambiti. Subito dietro il coro, la bara del Cristo Morto seguita dalla Vergine vestita a lutto.








domenica 27 aprile 2014

Parigi Museo d'Orsay - Le Bagnanti di Renoir









Questo quadro è emblematico delle ricerche che Renoir portò avanti verso la fine della sua vita. A partire dal 1910, l'artista ritorna su uno dei suoi soggetti preferiti: la raffigurazione di nudi en plein air ai quali riserva quadri di grande formato. Renoir celebra in queste opere una natura atemporale, dalla quale è bandito ogni riferimento al mondo contemporaneo. Le bagnanti possono così essere considerate come il testamento pittorico di Renoir, che muore nel dicembre 1919. È proprio in quest'ottica che i suoi tre figli, tra i quali il cineasta Jean Renoir, hanno regalato il quadro allo Stato nel 1923.

Le due modelle distese in primo piano e le tre bagnanti che si intravedono giocare sullo sfondo della composizione hanno posato nel grande giardino piantato ad ulivi delle Collettes, dimora che il pittore possedeva a Cagnes-sur-Mer nel Sud della Francia. Il paesaggio mediterraneo si riallaccia alla tradizione classica dell'Italia a della Grecia, quando "la terra era il paradiso degli dei". "Ecco quello che voglio dipingere", era solito ripetere Renoir. Questa visione idilliaca è caratterizzata dalla sensualità dei modelli, la ricchezza dei colori e la pienezza delle forme.

Le bagnanti devono molto ai nudi di Tiziano e di Rubens, tanto ammirati da Renoir. Esse traducono quella gioia di dipingere che, tuttavia, non è riuscita a sconfiggere né la malattia, né le sofferenze che il pittore ha dovuto patire alla fine della sua vita.


http://elioarte.blogspot.it/2013/08/parigi-museo-dorsay.html

I papaveri di Monet

Questa famosissima tela ritrae una giovane donna con un ombrellino, Camille Monet, moglie del pittore, e suo figlio Jean, mentre passeggiano tra i campi in una bella giornata estiva. Monet ripete le figure come un'eco per creare l'illusione di una profondità, ultimo residuo di una prospettiva classica. L'occhio dell'osservatore resterà colpito dallo sfavillio rosso del prato in fiore, dal movimento flessuoso dell'erba accarezzata dal vento e dalla luce estiva che sfuma nell'aria anche gli oggetti più concreti, che sembrano perdersi nel verde degli alberi e nel bianco delle nuvole

martedì 8 aprile 2014

BELGIO Gent


Lungo il Graslei si allineano le antiche sedi delle corporazioni
In secondo piano si nota Sint Michiels, chiesa gotica iniziata nel 1.440 e terminata nel XVII sec  .


Rabot Ridotto fortificato costruito a cavallo della Lele nel 1489 a difesa di questo tratto di mura contro gli imperiali. E' una costruzione assai pittoresca,costruita da un corpo centrale con alti frontoni,serrato da tue enormi torrioni rotondi dall'acutissima copertura  conica.


Seguendo il palazzo delle Poste e quindi prendendo a destra, di fronte alla Lele, si incontrano di seguito numerosi notevoli palazzi antichi, già sedi di corporazioni. Al n° 14 la gildenhuis van  de vrije Shippers (casa dei Franchi Battellieri),del 1531,la cui facciata è un capolavoro di ornamentazione gotico-rinascimentale,dovuta a Christoffel van den Berghe, quindi una dopo l'altra, la Korenmetershuis (casa dei Misuratori di grani),del 1698, con timpano e gradoni, la piccola Tolhuisje (casa del ricevitore della Tappa;gabella),del 1682, la Het Korenstapelhuis (casa della Tappa dei Grani) severa costruzione romanica (primi del sec XIII) con bifore  e il primo espio di frontone a gradoni,caratteristico dell'architettura fiamminga,e la prima Korenmetershuis del 1435..




venerdì 4 aprile 2014

Belgio Bruges .

Brugge   (Bruges)




Affascinante  città d'arte è una tipica città Medievale:   le sue vecchie  case, i nobili palazzi e le chiese i numerosi canali testimoniano il suo splendido passato di potenza economica e di culla delle arti. L'intero centro storico fa parte della  lista dell'   UNESCO dei beni Patrimonio dell'Umanità. La città ,nel XIII sec.
fu tra le città fondatrici della Lega Anseatica ,lega  o hansa dei porti tedeschi del Mare del Nord, e  un secolo dopo  si poteva  considerare il maggior  porto porto d'Europa per il commercio delle lane.
Quasi tutti i grandi artisti fiamminghi, iniziatori della splendida scuola pittorica del XV secolo, e della  famosa architettura del tutto originale , nacquero e operarono entro le mura di Brugge.Tra i maggiori artisti fiamminghi   ricordiamo i fratelli Hubert e Jan van Eyck,Hugo van der Goes, Peter Christus. Jan Provoost ,Ambrosius  Benson, quanto  per citare alcuni dei più noti.
Nell'architettura di stile fiammingo osserviamo le finestre crociate sotto un arco di scarico più o meno ribassato e ornato, modanature verticali assai evidenti e frontoni che furono triangolari a gradoni fino al '500 e solo  più tardi a volute.




http://elioarte.blogspot.it/2007/11/viaggio-nel-paese-incantato-delle.html