Piazza Matteotti Città di Castello
Cittadina dell’alta Valtiberina umbra, ubicata alla sinistra idrografica del Tevere, quasi al centro della valle, è centro di vivo interesse turistico per la notevole rilevanza dei suoi monumenti medievali e rinascimentali. Centro di fondazione umbra, ebbe relazioni con gli Etruschi pur conservando la propria indipendenza. Romanizzato sul volgere del I sec. d.C. fu un fondo municipio che ebbe il titolo di Tifernum Tiberinum. La città romana fu accresciuta con l’edificazione di templi e di edifici pubblici ed ebbe in Plinio il Giovane un patrono d’eccezione. Rasa al suolo dall’esercito di Totila, venne ricostruita dal vescovo Florido che provvide anche alla sua fortificazione. Divenuta bizantina e poi longobarda, fu citata quale Castrum Felicitatis in un documento dell’VIlI sec. Passata dai Franchi alla Chiesa, Città. di Castello si dette libere istituzioni comunali (Xli sec.), mutando ancora in Civitas Castelli la propria denominazione (da cui deriva l’odierna dizione toponomastica). Cresciuta in importanza e in potenza, estese i propri possedimenti territoriali oltre l’Appennino, mentre con l’avvento dei Vitelli (fine del XV sec.) si assisté ad una nuova fioritura di chiese e palazzi che ancor oggi conferiscono alla città connotazioni architettoniche proprie del Rinascimento toscano. Con l’insediamento del Valentino (Cesare Borgia) Città di Castello passava di fatto sotto il controllo pontificio, rimanendovi, sebbene con alterne vicende, sino all’annessione al Regno d’Italia.
CATTEDRALE DEI SS. FLORIDO E AMANZIO -
La chiesa, si presenta con una magnifica facciata ritmata da colonne, lesene ed aperta da nicchie. Il prospetto, peraltro rimasto incompiuto, è del XVII sec. e sorge da una scenografica scalinata. Sono piuttosto evidenti gli elementi che segnano il passaggio dal Rinascimento al Barocco. La costruzione è accompagnata da un singolare Campanile rotondo del XIII sec. con cuspide, che presenta sostanziali analogie con l’architettura bizantino-ravennate.
Campanile
L'Interno del Tempio è a croce latina ad una sola navata e denota un’impronta marcatamente cinquecentesca, Il soffitto a cassettoni è della fine del XVII sec.
Cattedrale di SS Frorido e Amanzio e Palazzo Comunale
PALAZZO COMUNALE - Preziosa testimonianza di architettura trecentesca, venne realizzato su un progetto curato da Angelo da Orvieto e si presenta nell’elegante impronta ad esso conferita dal paramento estemo a bugnato e dalle eleganti bifore trilobate del secondo ordine. Al pianterreno si apre il bel portale con lunetta recante lo stemma civico. L’atrio presenta poderosi pilastri ottagonali con capitelli finemente ornati che sostengono le volte a crociera. In un salone si osservano lapidi ed epigrafi romane, comprese tra il Il sec. a.C. e il I sec. d.C.
Cassa di Risparmio della Città di Castello
Oggi Città di Castello costituisce in pratica il maggior polo umbro d’attrazione dell’alta valle del Tevere. La sua struttura economica si presenta composita, affiancando alle tradizionali attività rurali ed artigianali un’avviata componente industriale.
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