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lunedì 27 giugno 2011

Trevi Viaggio in Umbria

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Si entra in città dalla parte prospiciente il Monte Serano, dalla Piazza Garibaldi, dove e' consigliabile trovare un parcheggio per l'auto, prima di inoltrarsi in Via Roma, che dopo poco si immette in Piazza Mazzini attraverso un passaggio a volta, tra il Palazzo Comunale e il torrione duecentesco, che chiudono ad angolo la piazza.

Il porticato dell‘edificio risale al XIV sec.,al secolo successivo le finestre rinascimentali del primo piano con i moniti ai governanti scolpiti negli architravi. Nel XIX secolo furono aggiunte targhe commemorative e risistemati gli interni. Qui si trovava la Piancoteca Civica, ora trasferita nel convento di S. Francesco.




Anche Trevi, come buona parte delle piccole cittadine dell'Umbria, nasce su una rocca di montagna,che domina una incantevole pianura solcata dal Fiume Clitunno.

Un po di storia.

Plinio il vecchio la classificò come una città degli Umbri ,infatti il nome latino Trebia potrebbe derivare dalla radice umbra treb-, componente delle parole che in quella antica lingua indicavano casa, costruzione, costruire.

La sua esistenza, prima della dominazione romana, è testimoniata anche dalla "stele di Bovara", con iscrizione arcaica, rinvenuta di recente.

Trevi acquistò grande rilevanza quando, in età imperiale , fu ripristinato l'antico corso della " Flaminiae ".

Si sviluppò in pianura, in località Pietrarossa,come una vera civica con edifici monumentali di cui rimangono numerosi resti, mentre sul colle seguitò a sussistere l'arce fortificata con robuste mura, tuttora visibili.

In antico aveva giurisdizione anche su "ville" di montagna a est e su gran parte della valle sottostante, era attraversata dalla Flaminia e solcata dal Clitunno, allora navigabile.
Fu sede vescovile fino all' XI secolo.
Con il dominio dei Longobardi, che istituirono il potente ducato di Spoleto, Trevi fu assegnata a un gastaldo.
Agli inizi del XIII secolo si costituì in libero comune,alleata con Perugia per difendersi da Spoleto, fu con alterne vicende in lotta con i comuni vicini.
ottenendo solo nel 1389 il libero governo.

Subì il dominio di vari capitani fino al 1438 quando, tornata al diretto dominio della Chiesa, sotto la legazione di Perugia, seguì le sorti dello Stato Pontificio fino all'unificazione.

Pittorici i vicoli e le vie ritorte attraverso le quali si raggiunge la Cattedrale di S. Emiliano, edificio del XII sec., le cui absidi romaniche molto lavorate spiccano dal corpo della chiesa, ampliata nel XIV sec. fu ulteriormente ristrutturata nel XIX secolo.

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