I primi cenni storici della città di Arad si ritrovano in documenti del 1028.
Questi documenti fanno riferimento alla fortezza dacia di Burebista ,il più grande sovrano della dacia che regnò dal 70 al 44 A.C.in un epoca anteriore alla conquista romana.
Nel IX secolo, Arad fu annessa al Regno Ungherese e, a partire del !329, le fu riconosciuto lo status di citta. Nel 1552 divenne ottomana e solo sotto il governo del Principe Michele il Bravo dal 1595 al 1615 conobbe un periodo di indipendenza. Con la fine della dominazione ottomana nel 1687 entrò a far parte dell'impero austro- ungarico. Nel periodo successivo Arad divenne assai prospera e conobbe un incremento demografico-
Nel 1834 venne dichiarata città libera ed autonoma questo avvenimento avrebbe favorito ancor più il suo sviluppo negli anni seguenti. Fu in questo periodo che vennero innalzati i palazzi che ancor oggi adornano il centro di Arad secondo un piano urbanistico curato che le conferì un aspetto uniforme.
Lo storico rumeno Nicolae Iorga ne rimase colpito nel corso del suo viaggio e la definì la piccola Vienna. Nel 1867 però le fu revocata lo status di città autonoma.
Nel 1870 la città contava più di 32.000 abitanti ed era la più popolosa della Transilvania.
Nel 1867 vi fu stabilita una fabbrica di confezioni e nell'anno seguente le sue strade furono illuminate a gas. Favoriti dall'abbondanza di legname nelle vicine foreste, furono creati numerosi mobilifici alcuni dei quali acquisirono grande fama valicando i confini dell'impero austro ungarico. Nel 1892 si installò ad Arad la ditta di locomotive "Ioan Weitzer" e la "Marta" specializzata nella produzione di motori per auto. In seguito le due società si fusero in un'unica compagnia denominata "Astra" che produsse anche areoplani. Nello stesso anno fu fondata la ditta tessile "Ungaria" nominata più tardi "UTA" e nel 1918 fu costituito il maglificio "Tricoul Rosu" (edificio demolito nel 2008)
A conclusione della Prima Guerra Mondiale, il 17 maggio 1919, il Sesto Corpo degli Alpini dell'esercito rumeno entrò nella città che fu riunita al regno di Romania. Arad continuò il suo sviluppo industriale; nel 1937 era al quarto posto per produttività su scala nazionale con oltre 4000 ditte iscritte alla sua Camera di Commercio. Nel 1945 dalla fusione di sei aziende nasceva la ditta di torni "ARIS" e successivamente si svilupparono altri settori dell'industria manifatturiera: nel 1959 i giocattoli con la fabbrica di bambole "Aradeanca" , nel 1960 gli orologi, nel 1971 la ditta di concimi minerali oggi chiusa definitivamente.
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