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martedì 20 ottobre 2009

Passaggio in Siria (Parte prima)



Passaggio in Siria. foto elioarte
Dagli albori della Storia la Siria è stata la culla della civiltà. Essa ha donato al mondo la sua reale dimensione filosofica sociale e culturale. I monumenti ci parlano ancora del passato glorioso di questo paese. Innumerevoli siti archeologici molto importanti ci fanno risalire ad epoche storiche diverse, sia prima che dopo Cristo,senza dimenticare i monumenti dovuti alla civiltà Araba mussulmana.
Iniziamo il nostro viaggio fotografico da Seydnaya: Seidnaya e’ conosciuta più come luogo di pellegrinaggio religioso che non come sito di interesse archeologico. La tradizione vuole che il convento-acropoli sia stato fondato da Giustiniano (527-565 d.C.). Il miracolo di un’apparizione della Vergine dette alla cappella una grande fama, in particolare durante e subito dopo il Medioevo. Seidnaya, dopo Gerusalemme, e’ il piu’ famoso luogo di pellegrinaggio del Medioriente.
Ecco Maaloula.
Ricca di avvenimenti storici intrecciati a episodi religiosi, Maalula, oggi, conserva poco del suo passato. E’ un delizioso villaggio arroccato sui contrafforti dell’Anti-Libano, al fondo di una ripida gola roccia piacevole da percorrere a piedi. Maalula e’ uno dei pochissimi villaggi esistenti nel Vicino Oriente in cui vi sia una comunita’ linguistica che utilizza, per la comunicazione quotidiana e, di recente, per le diverse funzioni religiose cristiane, un dialetto aramaico, la lingua parlata da Gesu’ e lingua popolare fino all’arrivo degli Arabi.
Oltre all’aramaico nel villaggio si parla anche il siriaco una varietà dell’aramaico. Giungiamo al Krach dei Cavalieri con il suo imponente Castello mediovale un esempio colossale di una delle più grandi fortezze mai innalzate.
La visita della città di Hama percorsa dal fiume Oronte ci conquista con il fascino del suo verde, il mormorio delle acque e il cigolio delle Norie.
Con la visita della zona archeologica di Apamea possiamo avere un esempio dell' arte ellenistica-romana in Medio Oriente.
Ecco gli scavi di Ebla:quello che il sito ancora nasconde riveste un’importanza incommensurabile poiche’ copre un’area storica di diversi millenni. La dimensione del tell e’ di circa 65 ettari ed e’ stato scavato parzialmente dalla missione archeologica italiana dell’Universita’ La Sapienza di Roma guidata dal prof. Paolo Mathiae a partire dal 1964. Il sito si presenta con una forma muraria ad anello e varie depressioni che indicano probabilmente le antiche porte urbane; attraversando queste depressioni si arriva alla citta’ bassa la quale circonda a sua volta il tell centrale.
La missione italiana prosegue lo scavo ininterrottamente durante i mesi estivi ed autunnali e cio’ ha dato evidenza a diversi edifici del III e
II millennio a.C. Il tempio della dea Tshtar e’ situato in cima all’acropoli; in basso, troviamo l’area dedicata ai palazzi reali. Riveste una particolare importanza il Palazzo Reale G conosciuto anche come Palazzo degli Archivi (2400-2250 a.C.) il cui scavo, nel 1975, ha portato alla luce il famoso tesoro delle tavolette d’argilla (circa 17000 tra tavolette integre e frammenti incise in una lingua semitica, l’eblaita, con alfabeto sillabico e caratteri cuneiformi: comprendono documenti ufficiali, amministrativi, letterari, dizionari sumero-eblaita), ora in esposizione nei musei di Idleb, Aleppo e Damasco

Arrivo ad Aleppo la città dei mille minareti che si innalzano sui tetti delle case . Aleppo è una poesia di pietre grigie di giorno e dorate di notte.Il muro di cinta della cittadella misura fino a 12-13 metri d'altezza ed è di forma ellittica marcato da numerosi bastioni rettangolari o esagonali.
Il nostro filmato, prosegue con la escursione a San Simeone per la visita ai resti del complesso basiliacale dedicato al Santo Stillta. Fa seguito la visita
alla Cittadella di Aleppo:
l'entrata monumentale è una delle più famose e delle più belle tra le opere militari del Medioevo nel Vicino Oriente.Subito dopo l'entrata principale inizia un passaggio coperto da volte a crociera lungo 20 metri sul quale erano posti gli alloggi delle guardie. Di fronte si trova una stradina in salita che porta alla sommità della collina e alla grande moschea eretta nel 1167 dall'emiro Nur el Din e detta la moschea d'Abramo. ............... continua

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Wowoowoww Elio!!! Che maraviglia!

Anonimo ha detto...

Caro Elio, che belle foto, complimenti per questi belli viaggi.Victor