auto antiche e moderne

mercoledì 13 agosto 2008

Il monastero di Seminara -Sant’ Elia e San Filareto


Sant’ Elia il Nuovo

Terra dei Salini o delle Saline chiamavano un tempo i monaci greci l’attuale piana di Gioia: sconosciuto il significato del nome,anche se c’è chi ha visto un mistico rinvio al salmo 59.
Secondo antiche narrazioni, .il territorio corrisponde al regno di Menia,della stirpe di Makedon, e del suo sposo Tauro, discendente del gigante Nevrod, che sarebbero stati fondatori di Tauriana.
Tra le più antiche e importanti sedi vescovili dell’Occidente, Tauriana fu devastata dai barbari e perse man mano importanza a favore di Seminara.
Attraversata dal fiume Metauro (Petrace) ,era nota nell’antichità soprattutto per l’allevamento dei cavalli,e un semplice cavallaio fu San Fantino il vecchio di Tauriana,fervente cristiano ortodosso vissuto al tempo della dominazione dei Goti (480/550 circa).(errata corrige 293-336 d.C.)
Il suo culto usci presto dai confini dell’Italia Meridionale e si diffuse in tutto l’impero Romano:a Venezia gli fu intitolata una delle prime parrocchie (Campo san Fantin).
La fama della regione è dovuta però principalmente a Sant’Elia il Nuovo, nato nell’823 circa a Enna, in seno alla nobile famiglia Rachitis. Ancor giovinetto, Elia fu catturato e venduto schiavo in Algeria/Tunisia;conquistata la libertà Elia si fece monaco a Gerusalemme e quindi per qualche tempo visse nel Monastero di Santa Caterina al Monte Sinai. Tutta la sua vita fu un continuo, lungo pellegrinaggio,che lo portò persino all’attuale Iran/Iraq. Il racconto delle sue peregrinazioni e dei prodigi che lo accompagnarono (-vero capolavoro della letteratura italo greca-) è più che una lettura edificante o un diario di avventure: è stato infatti definito come "Spirituale Odissea".
Elia si addormentò a Tessalonica il 17 agosto del 903. In vita fu conosciuto e stimato da papi e da patriarchi,da vescovi e da generali,da emiri mussulmani e da imperatori romani. Leone VI detto il Sapiente, dotò riccamente il monastero che Elia(detto il nuovo per distinguerlo dal profeta)aveva fondato in Calabria,attorno all’880, proprio in territorio di Seminara.

Sant’Elia lo Speleota

Contemporaneo e amico di sant’Elia il Nuovo, in quello stesso monastero visse sant’Elia lo Speleota (860/960) nato a Reggio Cal. e per qualche tempo eremita nei dintorni di Patrasso. Sant’Elia lo speleota intorno all’anno 904,dopo aver abbandonato il monastero di Sant’Elia Iuniore,si rifuggiò con i suoi discepoli in una grotta,alta 40 metri e profonda 30,situata sulla sommità di una collina.Nel monastero delle Grotte da questi fondato (presso Melicuccà) fu monaco san Fantino il Nuovo,nato nel nord della Calabria,emigrato a Tessalonica dove si rese illustre per molti miracoli e dove si addormentò all’inizio dell’anno Mille. Nei secoli oscuri della barbara dominazione normanna, il Monastero di sant’Elia fu illuminato dai prodigi di san Filereto l’Ortolano,nato in Sicilia e vissuto per qualche tempo a Sinopoli. Umile mandriano dell’Aspromonte e poi contadino,si addormentò in pace intorno al 1080,ma la fama dei prodigi avvenuti sulla sua tomba uguagliò presto quella del fondatore,tanto che nei secoli successivi il monastero prese il doppio titolo di santi Elia e Filareto Il corpo di san Filareto e una reliquia di sant’Elia (il Nuovo)diEnna rimasero presso il monastero di Seminara.
La reliquia di sant’Elia dopo la distruzione del monastero fu portata nella chiesa matrice di Seminara. Ora di essa resta solo il reliquario vuoto.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve, ho letto il suo blog e lo reputo molto interessante.
Mi permetto di correggere alcune sviste nel blog su San Fantino.
San Fantino detto il Vecchio o il Taumaturgo o il Cavallaro è nato nel II° sec. d.C., presumibilmente nel 294 d.C a Tauriana, morto ivi nel 336.
Non era un cristiano ortodosso, ma uno dei primi cristiani della Calabria romana.
Invece San Fantino il Giovane o il Monaco è nato a Taureana nell'IX° sec., nel periodo bizantino.
Morì a Tessalonica in Grecia.
Ringrazio per l'ospitalità.
Francesco

elioarte ha detto...

San Fantino il Vecchio detto anche il Cavallaro (293-336 d.C.) era un giovane guardiano di cavalle di Taureana al servizio di un signore romano, Balsamio. Conosce la religione cristiana dei primissimi tempi e lavora di notte al servizio dei poveri. Il padrone allertato dai malvagi lo scopre ma lui compie il prodigio di passare il fiume Metauro (Petrace attuale) all'asciutto. Alla morte è sepolto nella villa di Balsamio (attuale cripta). Iniziano i miracoli e le guarigioni.
E' venerato a Taureana di Palmi (RC) il 24 luglio con rito greco bizantino, festa reintrodotta dal Movimento culturale San Fantino (www.sanfantino.org) nel 1994

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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francesco saletta ha detto...
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auuu ha detto...
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