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mercoledì 15 luglio 2020

jACOPOAMMIGONI

acopo Amigoni (Napoli o Venezia1682 – Madrid1752) è stato un pittore  italianopittore italiano, appartenente alla corrente del rococò.
Dal 1717 è in Baviera – ma risulta un viaggio a Venezia nel 1726 – nel Castello di Nymphenburg, dal 1719 nel castello di Schleißheim e dal 1725 al 1729 nell'abbazia benedettina di Ottobeuren: in questi affreschi l'Amigoni si mostra uno dei primi seguaci del rococò veneziano, che non casualmente è chiamato, in Germania, anche "stile Amigoni".
Dal 1730 al 1739 è in Inghilterra, operoso nel Palazzo Thonkerville, a Pown House, a Moor Park e nel Teatro del Covent Garden, illustrando scene mitologiche e storiche; il suo arrivo in Inghilterra è testimoniato dall'inglese George Vertue, che riporta anche la notizia del suo alunnato a Düsseldorf presso Giovanni Battista Bellucci, figlio del più noto Antonio. È di questo periodo il suo matrimonio con il mezzosoprano Maria Antonia Marchesini, detta La Lucchesina il 17 maggio 1738.[1]

Ritratto di Siegmund Streit, Berlino, Staatliche Museen
Da un viaggio a Parigi nel 1736 insieme al celebre cantante Farinelli conosce la pittura di François Lemoine e Boucher. Oltre a ciò è la relazione stilistica con i fiamminghi Theodor Van Thulden e Adriaen Van der Werff, da lui conosciuti probabilmente in Baviera.
Nel 1739 ritorna in Italia, forse a Napoli e certamente a Montecassino, nella cui Abbazia esistevano due sue tele, distrutte nella seconda guerra mondiale, lavorando fino al 1747 a Venezia per il commerciante berlinese Sigismund Streit, per la Casa Savoia e per chiese e palazzi veneziani e veneti. Nel tardo 1747 lascia definitivamente l'Italia per stabilirsi a Madrid, chiamato da Ferdinando VI e da Maria Barbara di Braganza, probabilmente su suggerimento dell'amico Farinelli, quale pittore della corte e direttore dell'Accademia Reale di San Fernando, lavorando anche ad Aranjuez, a Segovia e per manifatture di arazzi.
Con l'opera dell'Amigoni la pittura arcadica europea raggiunge il suo apogeo: tanto nelle decorazioni che nelle sue tele mostra leggerezza e grazia, una luminosa eleganza di colori pastosi e freddi distesi a larghe pennellate. La sua chiarezza compositiva lo pone tra i più importanti rappresentanti della cultura pittorica arcadica e rococò.
venere e adone

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