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lunedì 15 giugno 2009

Messico Guatemala e Honduras.



Guatemala - scene di vita: la tessitrice

Guatemala- Scene di Vita : la maternità 

Guatemala  Scene di Vita:   al mercato





Riflessioni su l’America dei Maya : Messico Guatemala e Honduras.

Guatemala - Scene di vita : il barbiere

Guatemala Scene di vita:La siesta



E’ più facile descrivere un monumento o fotografare una rovina, piuttosto che trovare gli intimi dettagli dell’esistenza di un popolo, ossia ciò che effettivamente respira ancora sulle scheletriche vestigia delle opere di un popolo scomparso. Scriveva Pablo Neruda: “ La nostra america è vasta e intricata.. Lungo la spirale, lungo fiumi smisurati, sotto monti e deserti, e perfino nelle strade di fresco scavate e innalzate, escono alla luce, ogni giorno, testimonianze dorate”.
I plastici, che con l’aiuto di archeologi o con i resti trovati oggi sono stati costruiti, e sono ammirati presso svariati musei dell’America centrale ( vedi Città del Messico Il museo nazionale d’antropologia o Copan, Museo de Arqueología Maya) possono suggerirvi in parte la grandezza dello stile architettonico di quella ’America precolombiana dove l’edificare collettivo fu capace di sfidare il tempo e la furia devastatrice dei “conquistatori spagnoli”.
In questi musei fregi d’architravi ,statuette antropomorfe, azteche, olmeche, o tolteche, ora si susseguono, enigmatiche figure di turchese, maschere funerarie che coprivano il volto ai defunti, eccelsi stili, raffigurazione di sacrifici collettivi,( i teschi ricordano ), ecco tombe che ancora conservano quasi intatti i resti di quei corpi che in vita, al mistero del silenzio assoluto, contrapposero la certezza della resurrezione nell’aldilà.. Risorgono oggi in un’era opposta alla loro, un’era in cui il materialismo e l’edonismo individuale non lasciano più spazio a riflessioni spirituali.
Le costruzioni di Teotihuacan, di Chicheniza il quadrilatero d’Uxmal, i templi di Tikal, le enormi maschere di pietra o le steli di Copan, le religiose piramidi dalla simmetria raggiante, ci portano ad un sentimento di deferenza nei confronti dei discendenti di quei popoli.
Un susseguirsi d’immagini di una vita semplice,di questi diretti nipoti dei Maya ci appare nel corso di un breve giro in battello sul lago Atilan. Circondato da montagne vulcaniche, le sue acque scintillanti sono solcate da mini imbarcazioni di comunicazione e pesca.
Gli aspetti di un paese non ancora contaminato dall’incalzante progresso, ci appare subito nello scenario familiare d’alcune donne che lavano i loro panni ai bordi del lago, o di altre che nelle corti delle loro umili dimore tessono variopinti tessuti, mentre una madre seduta sulla soglia dell’uscio è intenta ad allattare il figlio al seno, assistita dalla compagnia di un piccolo gattino ,così piccolo da scomparire nella generale visione di questa “arcaica” scena.
Un gusto intenso di colore, nella sua gamma più vasta e contrastante pervade ogni cosa, dagli orci a strisce bianche e verdi, portate con eleganza sul capo da giovinette dalle lunghe chiome nere ai variopinti costumi tradizionali ancora oggi indossati.
Sui gradini di un’antica chiesa spagnola stanno seduti in fila i più anziani del paese, in compagnia dell’alcalde inebriato dalla tequila ; tutti fermi ed immobili in una statica espressione di sfida al tempo ed al suo correre.


Note:
Il tequila è un distillato originario del Messico, elaborato dalla distillazione dell'agave azzurra o agave tequilana, prodotto originariamente nella località messicana di Tequila e nelle sue vicinanze, nello stato di Jalisco. La tequila è la bevanda più conosciuta e rappresentativa del Messico nel mondo. Per avere il nome di tequila la bevanda deve essere prodotta in Messico e contenere almeno un 51% di distillato di agave, il grado di purezza della tequila si misura dalla percentuale di distillato d’agave contenuta, al distillato d’agave si può mescolare lo sciroppo di mais o la canna da zucchero. Esiste anche sciroppo d’agave contenente caramello per dare più sapore, in questo caso si parla di misto.

Note geografiche storiche artistiche sui siti sopra esposti:


Teotihuacán è il più gran sito archeologico precolombiano del Nord America.
La città è situata in Messico nel comune di San Juan Teotihuacán (popolazione 44,653 - censimento 2000), nello stato federato del Messico, circa 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. In totale le rovine coprono un'area di 82,66 chilometri quadrati. È stata dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.
Nel momento di massimo splendore, nella prima metà di questo millennio, Teotihuacan fu la più grande città del continente americano. Il suo nome viene anche utilizzato per designare la civiltà di cui era il fulcro, che si estese fino a comprendere la maggior parte dell'attuale Messico. Segni della presenza della civiltà teotihuacana, sebbene non si possa parlare di un vero e proprio controllo politico ed economico, possono essere riscontrati anche in diversi siti archeologici della zona di Veracruz e della regione Maya.
Tikal è la più estesa delle antiche città in rovina della civiltà Maya. Localizzata in Guatemala nel dipartimento di El Petén. Ora fa parte nel Parco nazionale di Tikal, sito segnalato dall'UNESCO come uno dei Patrimoni dell'Umanità, e popolare meta turistica.
Uno dei siti maya più antichi del Peten guatemalteco. Esso diventa uno dei maggiori centri di potere regionali subito dopo il collasso del Periodo Preclassico, epoca nella quale il potere politico e religioso si concentrava nel sito di El Mirador e nella vicina Nakbé. La cronologia di Tikal fino al III secolo è conosciuta solo parzialmente. Il fondatore della dinastia fu Yax Ehb' Xook che dovrebbe essere vissuto attorno all'90 a.C.. Il primo sovrano di cui abbiano un quantità interessante di dati storici è Chak Tok Ich'aak I. Vari frammenti di monumenti e varie ceramiche recano il suo nome. Dai pochi dati estraibili da questi testi possiamo notare che la città godeva di ottima salute economica e che era diventata una delle o forse la maggiore potenza politica dell'area. La vita politica di Tikal sarebbe da lì a poco stata stravolta da un evento ancora non completamente chiarito dagli studiosi: l'arrivo di Teotihuacan. Teotihuacan era all'epoca la maggiore forza militare della Mesoamerica.
Le più vicine città sono Flores e Santa Elena, a circa 30 chilometri di distanza.
Copán è un sito archeologico maya situato in Honduras, sulle sponde dell'omonimo fiume, non lontano dal confine con il Guatemala.
Contiene alcune delle opere di scultura più famose ed importanti del periodo classico maya. È probabilmente il sito più noto dell'Honduras ed è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il museo nazionale d’antropologia è il museo più importante del Messico. È situato nel bosco di Chapultepec all'interno di Città del Messico.
Il museo consta di 44.000 metri quadri coperti, distribuiti in più di 20 sale, e 35.700 metri quadri d’aree esterne, incluso il cortile centrale, la piazza d'accesso e alcune parti unite intorno al museo. In tutti questi spazi si trova la maggiore collezione del mondo di arte precolombiana delle culture Maya, Azteca, Olmeca, teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca, tra gli altri popoli che occupavano il vastissimo territorio del Messico al piano superiore si può ammirare una vasta esposizione di reperti dei popoli indigeni del giorno d'oggi.
Come elemento d’identificazione del museo all'entrata è posto sopra una fontana un monolite di origine teotihuacano, che la tradizione popolare identifica con una rappresentazione di Tlaloc , dio dell'acqua, in ogni caso la statua non reca nessuna iscrizione che ne confermi l'identificazione.

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