Il Monastero di Geghard si trova nell'omonimo comune nella provincia di Kotayq, in Armenia.Inizialmente si chiamava Ayrivank (Monastero delle grotte) ma dal secolo XIII° venne chiamato Geghardvank che significa "Monastero della Lancia", con riferimento alla Lancia che ferì Cristo durante la crocifissione e che secondo la leggenda sarebbe stata portata in Armenia dall'Apostolo Taddeo e conservata nel monastero insieme a molte altre reliquie.(Oggi è esposta nella città di Echmiadzin)
La sua particolarità e il suo fascino sono dati dal fatto che la struttura è parzialmente scolpita nella roccia di una montagna adiacente.
Si ritiene che il monastero
venne fondato nel IV secolo da San Gregorio Illuminatore nei primi anni della conversione dell'Armenia,nel luogo di una
sorgente, considerata sacra, all'interno di una grotta.
Secondo gli storici armeni del IV, VIII e X secolo la struttura comprendeva, oltre ad edifici religiosi, anche edifici residenziali e negozi.
Venne saccheggiato nel 923 da
Nasr, il vice-reggente del califfo in Armenia, che depredò il monastero,
compresi manoscritti di inestimabile valore, e lo diede alle fiamme. Il tempo,
gli agenti atmosferici e alcuni eventi sismici fecero il resto.
La chiesa principale venne ricostruita nel 1215 col patrocinio dei fratelli Zagare e Ivane, generali della regina Tamar di Georgia, che riconquistò gran parte dell'Armenia ai Turchi.
La chiesa principale venne ricostruita nel 1215 col patrocinio dei fratelli Zagare e Ivane, generali della regina Tamar di Georgia, che riconquistò gran parte dell'Armenia ai Turchi.
l gavit, per metà scavato
nella roccia, è antecedente al 1225, e una serie di cappelle scolpite nella
roccia sono della metà del XIII secolo, periodo in cui il principe Prosh
Khaghbakian, vassallo della famiglia Zakarian e fondatore del principato di
Proshian, acquistò il monastero.
In breve tempo la gente di Proshian costruì le strutture nelle grotte: la
seconda chiesa in caverna, il sepolcro di famiglia degli Zhamatun Papak e
Ruzukan, una sala per le riunioni e gli studi (crollata nella metà del XX
secolo) e numerose celle. La camera a nord-est del gavit divenne la tomba del
principe Prosh Khaghbakian nel 1283.
Nella camera adiacente sono presenti gli stemmi della famiglia Proshian scavati nelle roccia, compresa un'aquila con un agnello fra gli artigli.
Nella camera adiacente sono presenti gli stemmi della famiglia Proshian scavati nelle roccia, compresa un'aquila con un agnello fra gli artigli.
a stessa famiglia costruì nel
corso del XIII secolo un sistema di irrigazione per Geghard.
In quegli anni il monastero era anche conosciuto come "il Monastero delle
Sette Chiese" e "il Monastero dei Quaranta Altari".
In tutta la zona adiacente al Monastero ci sono numerosi khachkar 8 croci di pietra) e celle nelle quali troviamo decorazioni con motivi floreali e geometrici
In tutta la zona adiacente al Monastero ci sono numerosi khachkar 8 croci di pietra) e celle nelle quali troviamo decorazioni con motivi floreali e geometrici
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