La cosiddetta scuola di Rivara fu un gruppo di pittori paesaggistici di varia formazione che dal 1860, per circa venti anni, si ritrovarono a soggiornare e dipingere nella cittadina piemontese di Rivara, nel cuore del Canavese.
La scuola, o meglio il cenacolo, visto l'assenza di intenti programmatici e risultati omogenei, si proponeva di ispirarsi al vero naturale, in un atteggiamento anti-accademico di rottura con il paesismo di matrice romantica.
I pittori, raccolti intorno a Carlo Pittara, fondatore e animatore del gruppo, si trovavano ogni estate, nella località del Canavese, a dipingere insieme en plein air.
Vi convennero i piemontesi Ernesto Bertea, Vittorio Avondo, Federico Pastoris di Casalrosso e i rappresentanti della cosiddetta Scuola grigia ligure: cioè Ernesto Rayper, Alberto Issel, lo spagnolo Serafino De Avendaño e il portoghese Alfredo d'Andrade.
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