blog di quadri e opere d'arte in genere,e destinato ad ospitare articoli e presentazione di quadri. Tutte le foto,ed i filmati presenti nel blog sono tutelati da DIRITTI D'AUTORE ©
giovedì 20 giugno 2019
paesaggio invernale
domenica 16 giugno 2019
Paul Cézanne Natura Morta
olio su tela cm 54,7 x 74 dipinto tra il 1899 e il 1905 localizzazione San Pietroburgo museo dell'Eremitage
sabato 15 giugno 2019
Chaumes de Cordeville stoppie di Cordeville di Vincent Van Gogh
,Ironia crudele per un artista che in vita non ha conosciuto altro che la miseria e l'incomprensione. mentre oggi iI suoi dipinti sono i più cari del mondo.
Paul Gauguin
Paul Gauguin Parigi, 7 giugno 1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903) è stato un pittore francese, considerato tra i maggiori interpreti del post-impressionismo.
Gauguin vive ad Arles, presso il suo amico Van gogh I due amano recarsi nell'antico cimitero di Alyscamps , ai confini della città vecchia Lo dipingeranno insieme tral'ottobre e il dicembredel 1888.
Gauguin vive ad Arles, presso il suo amico Van gogh I due amano recarsi nell'antico cimitero di Alyscamps , ai confini della città vecchia Lo dipingeranno insieme tral'ottobre e il dicembredel 1888.
Les Alyscamps di P.Gauguin è un olio su tela cm.92x73 firmato e datat in basso,a sinistra dipinto nel 1988 localizazione Parigi museo d'Orsay..
Come afferma il critico B. Zurcher, una sorta di duello pittorico s'instaura tra i due artisti Gauguin e Van Gogh tela contro tela su motivi " vicini Gauguin sceglie di piazzarsi all'esterno del viale di pioppi,prospettiva che gli permette di realizzare una composizione a croce di Sant'Andrea.I colori,allo stesso tempo dolci e vivi, le curve morbide e il tocco leggero di Gauguin contrastano con la geometria più audace e la fattura a tutto impasto di Van Gogh.
In realtà tutto separa i due artisti.
Les Alyscamps di Van Gogh
Nel dicembre 1888 Gauguin spedi a Theo-il fratello di van Gog molte tele tra le quali Les Alycamps. Theo,che è mercante d'arte si occupa della vendita e della promozione delleopere da questo punto di vista, avrà più successo con Gauguin che con l'infelice Vincent).Gauguin recupererà la tela, che in seguito verrà venduta al visconte Guy de Cholet il 23 febbraio 1891.La contessa Vitali,rorella del visconte,la consegnerà allo stato francese nel I923.Sarà in seguito trasferita al museo d'arti decorative di Parigi al Louvre, poi al Jeu de Paume e infine al museo d'Orsay.
Auguste Renoir
Il pranzo dei Canottieri
olio su tela cm130 x 173 firmato e datato in basso a destra
questa tela riflette tutta la spensieratezza delle domeniche passate nelle balere in riva al fiume,dove canottieri,operai e allegre fanciulle danzano e conducono una vita gioiosa. Renoire ci fa rivivere i week-ends spensierati dei canottieri pronti a far festa dopo una passeggiata sulla Senna,simbolo di una vita semplice e giocosa cara all'artista. Per dipingere questa tela.il cui soggetto gli stava a cuore da molto tempo, Renoire si stabilisce a Chatou,la scena si svolge al ristorante Fournaise,uno dei luoghi favoriti dai canottieri e dagli impressionisti.La giovane donna in primo piano,a sinistra è Aline Charigot,futura sposa dell'artista.Seduto di schiena,si scorge il pittore Gustave Caillebotte.Ma anche altri amici del pittore sono presenti:il barone Roaul Barbier,mentre conversa con una giovane donna appoggiata sui gomiti alla balaustra e il banchiere Charles Ephussi,con un cappello a cilindro.
La realizzazione del dipinto richiese molto tempo,anche perchè sarebbe stato impossibile riunire nel medesimo momento tutti i personaggi raffigurati. Il pranzo dei canottieri rivela dei cambiamenti nella tecnica di Renoir:i colori sono più variati,i contrati più netti, i personaggi meglio definiti, in partigolare il vermiglio del collaretto indossato dalla futura sposa del pittore risalta in maniera singolare con il bianco luminoso della tovaglia, un effetto che l'artista userà anche in altre opere come la Festa araba .
venerdì 14 giugno 2019
Alberto Pasini
Paesaggio invernale olio su tela Firmato A Pasini cm 54x cm 35 di proprietà Galleria Elioarte
ll'età di due anni perse il padre Giuseppe, e la madre Adelaide Crotti Balestra lo portò a Parma, nella casa dello zio Antonio Pasini, pittore e collaboratore di Giovanni Bodoni. A 17 anni si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Parma, scegliendo la sezione paesaggio. Fu poi indirizzato alla litografia dal direttore dell'accademia, l'incisore Paolo Toschi. Tra i suoi primi lavori una serie di trenta litografie sui castelli del ducato di Parma e Piacenza (1850-51).
Prese parte alla prima guerra d'indipendenza come milite della colonna di Modena. Dopo aver soggiornato per breve tempo a Torino, nel 1851 andò a Ginevra e poi a Parigi, dove fu indirizzato dal Toschi allo studio di Henriquel Dupont, che lo presentò al celebre acquarellista e incisore Eugène Cicéri. Nel 1854 passò nello studio di Théodore Chassériau, che valorizzò in lui la propensione per la pittura ad olio e lo iniziò all'orientalismo.
Nel marzo 1855, per intervento di Chassériau, ottenne di essere aggregato come disegnatore a una missione diplomatica del governo francese in Persia, Turchia, Siria, Arabia ed Egitto. Durante quel viaggio realizzò una sessantina di studi e molti disegni, che furono la base delle opere del genere verista di stampo esotico che fecero la sua fortuna prima in Francia e poi in Italia.
Ottenne molte onorificenze. A Parigi fu decorato della Medaglia d'Onore per la pittura, lo Scià di Persia gli conferì il titolo di "Ufficiale del Leone e del Sole", Napoleone III lo decorò della Legion d'Onore (1878), il re d'Italia dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Le sue opere sono conservate nei musei e gallerie d'arte di tutto il mondo, tra cui le Gallerie d'Arte Moderna di Torino, Milano, Firenze e Roma; la Galleria Nazionale, il Museo Fondazione Cariparma e la Pinacoteca Stuard di Parma; la Pennsylvania Academy of Arts di Filadelfia, la casa d'aste Christie's di Londra, e L'art institute di Chicago.
A Parma gli è dedicato "viale Alberto Pasini", una strada dell'Oltretorrente che collega Barriera Santa Croce con viale Piacenza.
È sepolto nel Cimitero monumentale di Torino.
edouard Manet -1832 -1883
Edouard Manet Un Bar aux Folies- Bergère
Edouard Manet, affascinato dalla vita mondana dipinse una serie di tele ambientate in in bar tra cui
questo ritratto di una giovane tonna inglese dai capelli d'oro.La modella Suzon,cameriera alle Follies Bergère è raffigurata nello scenario dove abitualmente lavora.
E' la prima volta che Manet utilizza l'effetto dello specchio,già impegnato da Degas. Grazie ad un gioco di prospettive,sposta l'immagine riflessa delle bottiglie e della cameriera, anche se lo specchio è perfettamente parallelo al bancone. Spostamento voluto in quanto Manet dipinse la scena nel suo atalier,senza cercare di restituire fedelmente l'immagine della realtà. Questo artificio serve per permettergli di dipingere l'uomo coi baffi a cui indirizza lo sguardo Suzon il pittore Gaston Latouche. amico di Manet.
olio su tela 96 x 130 cm firmato e datato sul bordo sinistro "Manet 1882 sopra la etichetta di una bottiglia.
Edouard Manet, affascinato dalla vita mondana dipinse una serie di tele ambientate in in bar tra cui
questo ritratto di una giovane tonna inglese dai capelli d'oro.La modella Suzon,cameriera alle Follies Bergère è raffigurata nello scenario dove abitualmente lavora.
E' la prima volta che Manet utilizza l'effetto dello specchio,già impegnato da Degas. Grazie ad un gioco di prospettive,sposta l'immagine riflessa delle bottiglie e della cameriera, anche se lo specchio è perfettamente parallelo al bancone. Spostamento voluto in quanto Manet dipinse la scena nel suo atalier,senza cercare di restituire fedelmente l'immagine della realtà. Questo artificio serve per permettergli di dipingere l'uomo coi baffi a cui indirizza lo sguardo Suzon il pittore Gaston Latouche. amico di Manet.
martedì 11 giugno 2019
Giuseppe Solenghi
olio su tavoletta cm 15 x 20 raffigura
maschere sulla neve prprietà galleria elioarte
Giuseppe Solenghi
N ato a Milano 1879 si forma presso l’Accademia di
Brera studiando al seguito di cesare Tallone 1853- 1919 e Leonardo Bazzaro 1859-1937
L’artista è conosciuto soprattutto per gli scorci di Milano
spesso ritratta sotto la neve
, ma anche per vivaci scene di natura bozzettistica che lo
hanno reso famoso. Dopo una breve
incursione nell’attività di miniaturista, (vedi l’immagine sopra esposta
maschere a Milano sotto la
neve si dedica anche con dedizione e passione al paesaggio con l’uso di una pennellata
leggera poco ricarica di colore anche nella realizzazione di paesaggi campestri.
Partecipa alle mostre di Brera e alla Galleria d’arte moderna. muore
a Cernobbio dove si era ritirato negli ultimi anni nel 1944.
Ezechiele acerbi
nato nel 1850 e deceduto nel 1920)
Olio su tela Cm 89 x 59 collezione privata elioarte
Erminio Rossi
Erminio Rossi
nato a sannazzaro de' Burgondi Pavia 1871 morto a Pavia 1942
Da famiglia agiata si trasferì dal suo paese a Pavia, dove seguì gli studi universitari per laurearsi in chimica e farmacia, ma la sua passione era per la pittura e per la natura che sapeva osservare e contemplare nei suoi mutamenti e nella varietà dei suoi colori per poi rappresentarla nelle sue opere.
Fu iscritto presso la pavese civica scuola di pittura dal 1895 al 1900, indi completò gli studi accademici a Milano presso l'Accademia di Brera
nato a sannazzaro de' Burgondi Pavia 1871 morto a Pavia 1942
Da famiglia agiata si trasferì dal suo paese a Pavia, dove seguì gli studi universitari per laurearsi in chimica e farmacia, ma la sua passione era per la pittura e per la natura che sapeva osservare e contemplare nei suoi mutamenti e nella varietà dei suoi colori per poi rappresentarla nelle sue opere.
Fu iscritto presso la pavese civica scuola di pittura dal 1895 al 1900, indi completò gli studi accademici a Milano presso l'Accademia di Brera
Gli anni braidensi sembrano aver segnato in modo decisivo la sua formazione: infatti, sia nei ritratti, come quello della moglie e quello assai noto della Signorina Tina Castelli, sia nell'impaginazione che nel tonalismo dei migliori paesaggi, la sua opera resta sempre positivamente influenzata dal magistero di Cesare Tallone.
Nella sua produzione sono presenti tutti i temi figurativi di eredità tardo ottocentesca: paesaggi, nature morte, fiori e, più raramente, ritratti.
Raggiunse gli esiti più felici in studi di figure femminili in interni che rientrano per gusto e per consumato mestiere tra i migliori esempi di quella pittura borghese e salottiera che, sensibile alle avanguardie, tenne indisturbata il mercato ed avvinse il pubblico nei primi decenni del Novecento.
Erminio Rossi Espose con assiduità alla Permanente, indi alla Internazionale di Milano del 1906, a Brera nel 1920 e nel '22.
Morì improvvisamente a Pavia il 22 gennaio 1942.
Una mostra postuma fu organizzata a Pavia nel 1946.
https://elioarte.blogspot.com/2010/02/pittori-pavesi.html
Erminio Rossi
https://elioarte.blogspot.com/2010/02/pittori-pavesi.html
Erminio Rossi
Una mostra postuma fu organizzata a Pavia nel 1946.
Sannazzaro dei Burgondi il 14 dicembre 1871.
Fu iscritto presso la pavese civica scuola di pittura dal 1895 al 1900, indi completò gli studi accademici a Milano.
Fu iscritto presso la pavese civica scuola di pittura dal 1895 al 1900, indi completò gli studi accademici a Milano.
Gli anni braidensi sembrano aver segnato in modo decisivo la sua formazione: infatti, sia nei ritratti, come quello della moglie e quello assai noto della Signorina Tina Castelli, sia nell'impaginazione e nel tonalismo dei migliori paesaggi, la sua opera resta sempre positivamente influenzata dal magistero di Cesare Tallone.
Nella sua produzione sono presenti tutti i temi figurativi di eredità tardo ottocentesca: paesaggi, nature morte, fiori e, più raramente, ritratti.
Raggiunse gli esiti più felici in studi di figure femminili in interni che rientrano per gusto e per consumato mestiere tra i migliori esempi di quella pittura borghese e salottiera che, sensibile alle avanguardie, tenne indisturbata il mercato ed avvinse il pubblico nei primi decenni del Novecento.
L'unico intervento noto estraneo alla pittura di cavalletto è la decorazione del caffè "Demetrio" di Pavia, già proprietà della famiglia, ora rimossa e presso proprietà privata.
Espose con assiduità alla Permanente, indi alla Internazionale di Milano del 1906, a Brera nel 1920 e nel '22.
Morì improvvisamente a Pavia il 22 gennaio 1942.
Una mostra postuma fu organizzata a Pavia nel 1946.
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