Il tappeto è il manufatto che più di ogni altro oggetto ci permette di leggere in esso la storia la geografia i costumi dell'uomo.
Fabbricato nelle tende di popolazioni nomadi,in piccoli laboratori cittadini,o in grandi manifatture di corte, il tappeto ha sempre svolto un ruolo di primaria importanza nello sviluppo della vita e dell'arte.
Mentre per l'occidente il tappeto è un oggetto d'arredamento da esporre o da nascondere sotto i mobili, in Oriente ,è stato ed è l'arredo più importante,se non l'unico
della casa o della tenda; arredo su cui non solo camminare o sedersi, ma anche mangiare,pregare e vivere.
Il suo utilizzo ha una funzione pratica nella vita dell'uomo.
Per sua stessa natura (lana, seta, cotone con cui viene fabbricato) e per il suo continuo calpestio,il tappeto è destinato a consumarsi,quindi ad avere una vita breve.
Ecco le grandi difficoltà di reperimento di quegli esemplari che possiamo definire tappeti d' antiquariato, realizzati fino al 1920.
Vengono definiti antichi, quelli prodotti prima dell'introduzione delle tinture artificiali 1860-1870, e semi antichi o vecchi gli esemplari eseguiti da quella data ai primi del novecento.
Il tappeto d'antiquariato è dunque un articolo particolare, riservato a un mercato tutto sommato ristretto.
Chi si vorrà avvicinare al tappeto d'antiquariato dovrà documentarsi e soprattutto sforzarsi di allenare il proprio occhio frequentando musei,gallerie, nonché case d'aste serie.
E' fondamentale imparare ad orientarsi all'interno della vasta geografia del tappeto d'antiquariato ,considerando non solo le qualità artistiche,cioè i colori,i disegni e i motivi decorativi,ma anche le qualità tecniche come la materia,la compattezza e la raffinatezza dell'esecuzione.
Il valore di un tappeto è dato in particolar modo dal buon stato di conservazione.
I prossimi argomenti saranno: l'esame, la tecnica di lavorazione, i nodi il disegno e lo stile non che la geografia del tappeto d'oriente.
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