Il tappeto "annodato a
mano" presenta un vello più o meno alto creato dai nodi che vengono fatti
a mano sulle catene verticali dell'ordito, ogni fila di nodi è poi resa
compatta e aderente alle precedenti dal passaggio orizzontale di uno o più fili
di trama. L'ordito e la trama formano la struttura del tappeto (o
"fondazioni"), possono essere in pura lana vergine, cotone e
raramente in seta. Il vello è solitamente in pura lana vergine e a volte in
seta. Può avere dettagli in seta (tocchi di seta , "gol
abrishami) o cotone. Il numero di nodi è solitamente calcolato per
metro quadrato e indica la densità e la finezza dell'annodatura. Più il nodo è
fitto e più è fine. Un maestro annodatore diTabriz può
annodare fino a 14.000 nodi in 12 ore di lavoro, che corrispondono all'altezza
di circa cm. 2 in un tappeto di media larghezza.
Nella sola manifattura di Tabriz la densità dell'annodatura (numero di nodi) è calcolata per 7 centimetri lineari sulla larghezza del tappeto, e si esprime in "raji". Ad esempio 30 raji indica che vi sono 30 nodi in 7 centimetri lineari. Si parte da 20/30 raji per un annodato commerciale e si arriva a 80 raji per un pezzo molto fine in misto-seta.
Nella manifattura di Nain la finezza dell'annodatura si esprime in "la", ovvero il numero di fili che forma una catena dell'ordito. Più l'ordito è sottile più fine e fitto sarà il nodo. Si va da 9 a 6 e teoricamente a 4 fili di cotone o seta ricardati insieme (noh-la, shis-la, char-la)
Bisogna ricordare che la densità di annodatura non è l'unico elemento che rende prezioso un tappeto. Vi sono infatti tappeti molto ricercati e famosi che presentano un nodo grosso, come gli Heriz. L'elemento principe di un buon tappeto è la qualità della lana del vello. Essa deve avere fibra lunga, essere adeguatamente sgrassata in acqua corrente per non attirare poi le tarme e per poter assorbire bene la tintura vegetale. Deve esssre opportunamente filata e ricardata a mano. Questi trattamenti sono molto lunghi e costosi, e danno un risultato assai diverso dalla lavorazione industriale. Solo con un materiale di pregio un annodatore confezionerà un tappeto di pregio, con bellezza di disegno, colori e maestria tecnica. Questo tipo di prodotto merita di essere costoso.
Particolare di tappeto : IsfahanNella sola manifattura di Tabriz la densità dell'annodatura (numero di nodi) è calcolata per 7 centimetri lineari sulla larghezza del tappeto, e si esprime in "raji". Ad esempio 30 raji indica che vi sono 30 nodi in 7 centimetri lineari. Si parte da 20/30 raji per un annodato commerciale e si arriva a 80 raji per un pezzo molto fine in misto-seta.
Nella manifattura di Nain la finezza dell'annodatura si esprime in "la", ovvero il numero di fili che forma una catena dell'ordito. Più l'ordito è sottile più fine e fitto sarà il nodo. Si va da 9 a 6 e teoricamente a 4 fili di cotone o seta ricardati insieme (noh-la, shis-la, char-la)
Bisogna ricordare che la densità di annodatura non è l'unico elemento che rende prezioso un tappeto. Vi sono infatti tappeti molto ricercati e famosi che presentano un nodo grosso, come gli Heriz. L'elemento principe di un buon tappeto è la qualità della lana del vello. Essa deve avere fibra lunga, essere adeguatamente sgrassata in acqua corrente per non attirare poi le tarme e per poter assorbire bene la tintura vegetale. Deve esssre opportunamente filata e ricardata a mano. Questi trattamenti sono molto lunghi e costosi, e danno un risultato assai diverso dalla lavorazione industriale. Solo con un materiale di pregio un annodatore confezionerà un tappeto di pregio, con bellezza di disegno, colori e maestria tecnica. Questo tipo di prodotto merita di essere costoso.
Retro del tappeto
Impianto del tappeto: in basso
nella parte centrale la firma dell'artista che lo ha realizzato
Gli Isfahan sono annodati nell'omonima
città, nella Persia sud-occidentale. Oggi sono considerati i più pregiati tra
tutti itappeti persiani. Sono caratterizzati da un'elevatissima densità di
nodi, disegni ricchissimi di dettagli e materie prime di alta qualità. I
tappeti di Isfahan sono considerate vere opere d'arte.
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