L’Europa tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento è un continuo susseguirsi di movimenti artistici e nuovi artisti che contribuiscono a tracciare un nuovo corso per la storia dell’arte.
Anche l’Italia è coinvolta da questo fermento creativo e vede l’affermarsi del Divisionismo.
Anche l’Italia è coinvolta da questo fermento creativo e vede l’affermarsi del Divisionismo.
Il Divisionismo si afferma nel 1891 alla Triennale di Brera, con la prima esposizione pubblica di un gruppo di giovani pittori: Giovanni Segantini, Giuseppe Pelizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Emilio Longoni.
Ciò che questi artisti propongono sconvolge e divide la critica e il pubblico, non solo perché usano una tecnica pittorica nuova, che consiste nell’accostamento di punti di colore sulla tela, ma anche per le interpretazioni inedite di temi come la natura e la società.
Ciò che questi artisti propongono sconvolge e divide la critica e il pubblico, non solo perché usano una tecnica pittorica nuova, che consiste nell’accostamento di punti di colore sulla tela, ma anche per le interpretazioni inedite di temi come la natura e la società.
Giovanni Segantini nell'opera le due madri ci presenta un’umile scena notturna in una stalla dall’alto valore emblematico.
le due madri di Segantini
Partendo da una scena di genere Segantini compie il passaggio ad un’idea universale, l’idea della maternità, a ciò che dà origine alla vita. Il pittore guarda con tenerezza al mondo dei contadini e attua un paragone tra la mucca con il suo vitello e la contadina seduta con il bambino (ritratto della compagna e del figlio), che, come sottolineato dal titolo stesso, sono accomunate nel ruolo di madri. L’artista vuole far emergere il fatto che l’istinto materno c’è anche negli animali.
L’effetto di luce, estremamente studiato, è dato da una fonte di luce interna, luce artificiale prodotta da una lanterna, ed è una luce calda e dorata che contribuisce a dare unità di toni e sentimento alla scena. Ispira l’idea di un luogo accogliente. L’atmosfera è intima di sereno riposo e affetto materno e ricorda la natività. La contadina è una sorta di Madonna, simbolo universale dell’origine della vita.
Il punto di vista è molto ravvicinato e le figure sono monumentali. I corpi hanno solidità, volume e plasticità.
In quest’opera la tecnica divisionista permette a Segantini di rendere la tela molto luminosa.
Il soggetto e l’ambiente sono tipicamente divisionisti. Il primo rientra infatti tra i soggetti popolari, nel senso che rappresenta i valori che caratterizzano il popolo: il lavoro umile e faticoso, la famiglia, ecc. Il secondo perché la scena è in un ambiente come la montagna o la campagna, considerato dai divisionisti un luogo non intaccato dalla logica di mercato che invece contraddistingue la vita di città.
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