Il termine Ormolu o or moulu veniva usato in Francia,fin dal XVI secolo,per designare la foglia d'oro e l'oro stesso, macinato e preparato per dorare il bronzo e altri metalli . In Italia ed Inghilterra,si usò il termine or molu ,dalla metà del XVIII secolo in poi, per indicare gli oggetti di bronzo e di ottone dorato, soprattutto quando si trattava di ornamenti da applicare a mobili.In Italia i più bei bronzi dorati, applicati ai mobili, sono considerati quelli genovesi del XVIII secolo.
La doratura a fuoco, praticata sin dal Medio Evo, era realizzata con una lavorazione a base di mercurio. Quando il mercurio raggiungeva il grado di calore necessario, vi si aggiungeva l'oro e si applicava l'impasto al metallo con una spazzola di ferro,indi si sottoponeva tutto ad una temperatura elevatissima che provocava l'evaporazione del mercurio: sulla superficie restava, in tal modo solo l'oro. il metallo così dorato veniva poi lustrato e brunito.
A causa di
esposizione ai fumi di
mercurio nocivi,la maggior parte
di doratori non sopravvivevano oltre 40 anni di
età. Nesssun vero ormolu è stato prodotto in Francia dopo il 1830 poiché
la legislazione aveva bandito l’uso del mercurio.
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