La Flagellazione Museo di Capodimonte
Martirio di Sant’Orsola – Palazzo Zevallos Stigliano
Salome San Giovanni decollato
San Giovanni Battista
sette opere di Misericordia
L’ultima delle opere del Caravaggio conservate, e dipinte a Napoli, è la splendida “Le sette opere di Misericordia”, un olio su tela realizzato tra la fine del 1606 e l’inizio del 1607. Fu commissionata su incarico della Congregazione del Pio Monte della Misericordia per volere di Luigi Carafa-Colonna, membro della stessa, la cui famiglia protesse Caravaggio nella sua fuga da Roma. L’opera, bellissima, concentra la missione della Congregazione del Pio Monte della Misericordia riportandone le opere caritatevoli svolte. Nel quadro è rappresentata un’esaltante visione d’insieme di diversi personaggi e sembra ambientata in un vicolo di Napoli. È conservata nel cuore del centro storico, presso la chiesa e la Quadreria del Pio Monte della Misericordia, in Via dei Tribunali 253.
Flagellazione di Cristo (Caravaggio Rouen)
Flagellazione di Cristo | |
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Autore | Michelangelo Merisi da Caravaggio |
Data | 1606-1607 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 134,5×175,5 cm |
Ubicazione | Musée des Beaux-Arts, Rouen |
La Flagellazione di Cristo è un dipinto a olio su tela di 134,5x175,5 cm, realizzato tra il 1606 e il 1607 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato nel Musée des Beaux-Arts a Rouen.
Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il dipinto è stato acquistato dal museo nel 1955 come opera di Mattia Preti. Il dibattito critico circa l'autografia non è stato avvalorato da documenti noti o riferimenti nelle biografie contemporanee del pittore. A sostegno dell'autenticità dell'opera è la tecnica adottata, senza disegno preparatorio, ma con diversi segni che solcano l'imprimitura con il manico del pennello.
Quest'opera è una variante della Flagellazione di Cristo realizzata da Caravaggio intorno al 1607 durante il suo soggiorno napoletano. Sul formato orizzontale della tela, Caravaggio fa del corpo seminudo e martoriato di Cristo l'asse portante dell'opera, irradiato dalla luce che batte dalla sinistra alla destra modellando il suo torso vigoroso e il corpo dell'aguzzino in primo piano. La fisionomia di quest'ultimo torturatore è riconoscibile in quella di uno degli aguzzini della Flagellazione di Cristo di Napoli e in quella dell'uomo che porge la testa del Battista in Salomè con la testa del Battista di Londra.
Di quest'opera il Caravaggio dipinse un'altra versione, oggi conservata nel Museo nazionale di Capodimonte di Napoli
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