Dall' albo d'oro dei caduti sepolti a Redipuglia
Scheda del caduto
Nominativo (e paternità):
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BUGGE
NICOLA FELICE DI ANTONIO
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Albo d'Oro:
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Calabria -
(Vol IV) (3)
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Province:
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RC - CZ -
CS
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Pagina:
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78
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Sub in Pagina:
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18
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Comune nascita:
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Seminara
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Comune nascita Attuale:
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Seminara
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Data nascita:
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5 Marzo
1887
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Grado:
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Caporale
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Reparto:
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47
Reggimento Fanteria
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Distretto:
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Distretto
Militare Di Reggio Calabria
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Morto o Disperso:
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Morto
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Data Morte:
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15
Settembre 1916
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Luogo Morte:
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Opacchiasella
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Causa Morte:
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Ferite
Riportate In Combattimento
OPACCHIASELLA. - Villaggio dell'Altipiano Carsico a E. del Vallone e a NE. del lago di Doberdò. Per la sua posizione e per le importanti vie di comunicazione che vi si intersecano, gli Austriaci, durante la guerra mondiale, ne avevano fatto un centro di resistenza solidamente afforzato. Nell'agosto 1916, dopo la caduta di Gorizia e di tutto il sistema difensivo della parte occidentale dell'Altipiano Carsico, gli Austriaci si ritrassero appunto sulla linea Volkovniak (Monte Lupo)-Veliki Hribak (Monte Grande)-Pecinca-Opacchiasella-Nova Vas (Novavilla) quota 208, opponendovi nuova, vigorosa resistenza. Il 12 agosto, le truppe italiane della 3ª Armata, passato il Vallone, mossero all'attacco delle nuove posizioni avversarie e la brigata Regina (della 21ª divisione) riuscì a espugnare l'abitato di Opacchiasella, che da allora rimase sempre in mano degl'Italiani, finché venne, a fine ottobre 1917, l'ordine di ritirata dal Piave (v. guerra mondiale).
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Grande guerra 1915- 1918
sul fronte delle Valli del Pasubio è presente in armi il nipote del caduto sopra menzionato: ed è il
sottotenente Buggè Rocco che viene ferito in battaglia.
sul fronte delle Valli del Pasubio è presente in armi il nipote del caduto sopra menzionato: ed è il
sottotenente Buggè Rocco che viene ferito in battaglia.
Ricordi di storia: La mina che cambiò il volto del Dente Italiano.
......"abbandonato dalle truppe austriache a inizio conflitto. Il Pasubio fu preso nei primi tre giorni di guerra dalle truppe italiane che poi lo tennero per circa un anno quando con la spedizione di primavera del 1916 gli imperiali ripresero buona parte del massiccio: il 17 maggio si riposizionarono sul Col Santo e si avvicinarono al passo della Borcola. Il 2 luglio si ebbero furiosi combattimenti ma poi la situazione rimase bloccata sulle rispettive posizioni nonostante pesanti bombardamenti e sanguinosi assalti di fanteria.
Si decise così di utilizzare la guerra di mine, ossia posizionare attraverso gallerie grandi quantità di esplosivi sotto le linee nemiche per poi farle saltare. La prima mina fu fatta brillare dagli austriaci il 29 settembre 1917. Ne seguì una italiana e si proseguì per un totale di dieci deflagrazioni fino alla più potente, quella della mina austriaca del 13 marzo 1918, per la quale furono utilizzate 50 tonnellate di esplosivo e che provocò la morte di oltre 50 soldati italiani segnando definitivamente anche il profilo della montagna: “... l'intero massiccio del Dente sembrò un mare di fiamme dal quale emergevano vampe fino a 30 metr di altezza
IT...” scrisse il generale Brunner.
Si decise così di utilizzare la guerra di mine, ossia posizionare attraverso gallerie grandi quantità di esplosivi sotto le linee nemiche per poi farle saltare. La prima mina fu fatta brillare dagli austriaci il 29 settembre 1917. Ne seguì una italiana e si proseguì per un totale di dieci deflagrazioni fino alla più potente, quella della mina austriaca del 13 marzo 1918, per la quale furono utilizzate 50 tonnellate di esplosivo e che provocò la morte di oltre 50 soldati italiani segnando definitivamente anche il profilo della montagna: “... l'intero massiccio del Dente sembrò un mare di fiamme dal quale emergevano vampe fino a 30 metr di altezza
IT...” scrisse il generale Brunner.
Cento anni dopo questi avvenimenti, a fronte di una commovente celebrazione sul Pian delle Fugazze, ai piedi dell sacello Ossario, viene cosegnata al museo"Custodi della memoria" Museo della 1.a Armata, la sciabola appartenuta al sottotenente Rocco. Buggè
Decorazioni
Decorazioni
foto della cerimonia del 1 settembre 2019 e del museo custodi della memoria Museo della ! a Armata