La città di Bukhara dichiarata patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO nel 1993 e situata oggi in Uzbekistan ha attraversato vicissitudini che l'hanno vista alternare i propri destini da periodi di grande splendore a invasioni e crisi profondissime. A partire dal XVI secolo Bukhara torna ad essere commercialmente protagonista lungo la leggendaria Via della Seta e proprio questo suo rappresentare il fulcro dei mercati del famoso "grande triangolo dell'est" accanto a Khiva e Samarcanda ha dato il nome ai tappeti che nei fiorenti bazar locali venivano venduti e che, da allora, prendono il nome, appunto, di tappeti Bukhara.Il segno grafico distintivo dei tappeti Bukhara è
il cosiddetto " gul" un motivo la cui origine non è ancora
oggi,precisamente definita.
Le interpretazioni più ricorrenti lo fanno derivare in alcuni casi dalla rosa
persiana secondo altri la somiglianza lo riconduce alla zampa di un elefante,secondo altri ancora il
"gul" va tradotto come il segno stilizzato di totem tribali a finalità
scaramantiche.
Sulla
superficie il " gul "viene riprodotto in sequenza perpetua e,
se ad un occhio poco esperto, innumerevoli ma lievissime differenze ne indicano
la provenienza tra le diverse regioni. I motivi in linea disposti nella zona centrale
vengono solitamente racchiusi da una cornice che delimita i bordi del tappeto e
che, solitamente stupisce,per la minuziosità e la complessità delle decorazioni.
Bukhara cobalto filatura seta su seta
Il colore dominante è il rosso,che assume diverse tonalità a secondo del lavaggio a cui il filato viene sottoposto. Nel caso del tappeto presentato il color indaco e la filatura seta su seta fa di questo tappeto una rarità.
Le dimensioni dei tappeti Bukhara originali non erano, storicamente, mai troppo ampie proprio poichè, essendo il frutto della tessitura da parte di popolazioni per lo più nomadi, dovevano, necessariamente, essere compatibili con le dimensioni di modesti telai portatili. Oggi, pur mantenendosi inalterate la maestria delle tessiture e l'indiscussa qualità delle materie prime utilizzate, anche le dimensioni dei tappeti si sono ampliate tanto che nel 2003 è entrato nel guiness dei primati proprio un tappeto Bukhara delle dimensioni di 312 metri quadrati annodatura che rientra nella tipologia definita come asimmetrica viene chiamata "Senneh" anche se non sono rari i casi di capi orditi con nodi simmetrici. La filatura, che avviene con la tecnica della lano su lana, garantisce al capo lucentezza e impareggiabile morbidezza al tatto. La lavorazione eccelle per la regolarità delle annodature i tappeti rossi di Bukhara erano identificatti come "i tappeti dei gentleman " perchè venivano soprattutto utilizzati per la decorazione degli studi e dei club ad esclusivo ingresso maschile.
Bukhara russo filatura lana su lana
Oggi, per le caratteristiche di resistenza, di gradevolezza della consistenza e di modernità del motivo per lo più geometrico che ne contraddistingue il disegno, i tappeti Bukhara rappresentano un complemento di arredo versatile per qualsiasi esigenza e stile.