auto antiche e moderne

martedì 23 febbraio 2016

Fotografia -musica



Testo  tratto da  La  STAMPA   Opinioni

Continuando a parlare della fotografia considerata nelle sue numerose accezioni oggi voglio avvicinare per la prima volta il connubio fotografia-musica.

In linea generale l’immagine proiettata su uno schermo si potrebbe dire nasca naturalmente e si sviluppi con il supporto di un commento musicale. La relazione tra immagine e musica è parte dell’immaginario collettivo.

L’immagine proiettata è, nella maggior parte dei casi, un filmato su pellicola o un video digitale, ma spessissimo anche la fotografia finisce su uno schermo supportata da un commento musicale.

Le relazioni tra le due arti certo non si fermano qui. Lo stesso mondo della musica viene documentato non solo da normali foto di reporter musicali, ma da fotografi di scena che in tempi più remote fanno la loro comparsa nei teatri d’opera per poi trovarsi, dalla seconda metà del XX secolo, sui palchi dei concerti rock e pop.





martedì 9 febbraio 2016

Ricostruzioni di Ostia Antica-

Il caseggiato  del Thermopolium 
Tre ingressi in tre ambienti  adibiti ad esercizi commerciali, quello centrale era il principale.
Il Capitolium ed i portici della Piazza del Foro, piazza principale di Ostia, sulla piazza circondata da portici si affacciavano i monumenti simbolo della cultura tradizionale romana.
Il teatro di Ostia, costruito alla fine del I sec. a.C. è luogo di incontro sociale oltre che di svago e a differenza di quello greco non si appoggia alle pendici di una collina, ma  è costruito in muratura,  con  un portico esterno di arcate e volte cementizie in grado di offrire sostegno alla struttura interna.

Il tempio Rotondo eretto su un alto podio era preceduto da un ingresso monumentale a colonne, cui si giungeva tramite una scalinata monumentale. La sua  originaria  destinazione, non è ancora nota con certezza. Si ipotizza che si trattasse di una sorta di Pantheon, o casa imperiale . Augusteum.


OSTIA  ANTICA OGGI
foto elioarte








Teatro






Capitolium



martedì 2 febbraio 2016

Saruk la citta e i suoi tappeti


La città di Saruk si trova nella regione centrale dell'Iran a circa 40 km a nord di Sultanabad. La
produzione di  tappeti in questa area, si intensificò notevolmente verso la fine dell'800 grazie alla
consistente domanda per l'esportazione che derivava in quel periodo dalla florida attività della
compagnia Ziegler la cui sede era nella vicina Sultanabad. La solidità della struttura, l'eleganza del
disegno e la gradevolezza dei colori, scelti tra le sfumature più morbide e tenui, hanno fatto dei
Saruk, nel corso del Novecento, una delle qualità di tappeti più esportate in Occidente, in particolar
modo negli Stati Uniti. I Saruk possono presentare diversi schemi decorativi, ma comunque sempre
di tipo floreale. I colori più utilizzati sia per gli esemplari antichi che per quelli contemporanei sono il
rosa, il blu e il beige. Il loro nodo è di tipo asimmetrico e può raggiungere livelli densità piuttosto
elevati. Molto importanti e ricercati sono i cosiddetti Saruk "Americani": si tratta di esemplari





prodotti per il mercato statunitense tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, prevalentemente
di grande formato, decorati con grandi ramages fioriti che erano raccolti a formare un medaglione nel
centro e distribuiti simmetricamente su tutto il campo. Le lane usate erano di alta qualità, spesso
importate dal Regno Unito, mentre il colore più usato era una raffinata tonalità di rosa detto dughi. I
Saruk "Americani" sono oggi tra i tappeti persiani antichi più ricercati e apprezzati.