Se la serie Prison
Break fosse stata ambientata nella metà del XIX secolo in Australia, lo storico
penitenziario di Port Arthur sulla penisola di Tasman sarebbe stata
inevitabilmente scelto come set.
Separato dalla Tasmania da una stretta lingua di terra circondata da acque infestate da squali, Port Arthur fu definito il “penitenziario a prova di evasione”. Solo che invece delle telecamere di sorveglianza del giorno d'oggi, guardie e famelici mastini vigilavano sull'unica via d'uscita.
Separato dalla Tasmania da una stretta lingua di terra circondata da acque infestate da squali, Port Arthur fu definito il “penitenziario a prova di evasione”. Solo che invece delle telecamere di sorveglianza del giorno d'oggi, guardie e famelici mastini vigilavano sull'unica via d'uscita.
Passeggiando
lungo i curatissimi giardini vittoriani vi riuscirà difficile immaginare che
questo fu un tempo uno squallido penitenziario che arrivò a ospitare fino
a 1.100 detenuti. Quando fu fondato nel 1830, Port Arthur era un piccolo centro
per la raccolta del legname e dal 1833 agli anni Cinquanta del 1800 accolse
alcuni dei più incalliti criminali della colonia, condannati ai lavori forzati.
Oggi potrete ammirare le opere realizzate dai detenuti durante i lavori forzati
con un tour guidato di quaranta minuti dei numerosi edifici, delle rovine e
delle case restaurate.
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