Un sito che dovete vedere http://elioarte.blogspot.it/2012/05/i-castelli-romani-grottaferrata.html
http://www.abbaziagreca.it/
Sorge alle pendici dei Colli Albani l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, l'unico tra i monasteri bizantini diffusi nel Medioevo nell'Italia meridionale e centrale ad essere sopravvissuto.
La sua fondazione risale al 1004 per iniziativa di un gruppo di monaci provenienti dalla Calabria Bizantina, guidati da San Nilo e San Bartolomeo di Rossano
Ancora oggi è presente nell'abbazia la comunità di monaci di rito greco- cattolico l'unica ad essere rimasta anche dopo lo Scisma d'Oriente (1054), in comunione con la Chiesa di Roma, pur conservando la tradizione del rito bizantino.
blog di quadri e opere d'arte in genere,e destinato ad ospitare articoli e presentazione di quadri. Tutte le foto,ed i filmati presenti nel blog sono tutelati da DIRITTI D'AUTORE ©
venerdì 30 agosto 2013
domenica 25 agosto 2013
Terracotta micenea
Al pari della civiltà minoica (cretese), quella micenea eccelse anche nella lavorazione della ceramica Sono stati, infatti, ritrovati numerose statuine di idoli e guerrieri , nonché vasi di terracotta..
Questo vaso risale all'incirca al XII secolo a.C. ed è conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Atene. È realizzato con la tecnica della terracotta dipinta e ha una altezza di circa 40 centimetri.
La forma è quella tipica di un cratere ovvero un tipo di vaso che veniva utilizzato dai cittadini e dai servi delle città micenee per mescolarvi l'acqua con il vino durante i banchetti. La decorazione raffigura dei soldati in divisa allineati con tanto di elmi, scudi e lance. L'arte micenea infatti serviva soprattutto per celebrare i forti guerrieri o le grandi battaglie degli Achei, un popolo molto fiero e bellicoso che era formato da guerrieri, pastori e agricoltori.
Nel vaso dei guerrieri possiamo notare delle linee abbastanza marcate che definiscono i contorni delle figure e che tolgono volume alle forme. Le figure dei guerrieri inoltre sono disposte in modo ordinato in corrispondenza della fascia più larga del vaso. L'oggetto purtroppo è stato trovato rotto in vari pezzi, per questo motivo gli esperti del restauro hanno lasciato le parti mancanti, ricostruendoli in bianco. Guardando il vaso gli elementi ci trasmettono una sensazione di ritmo come per esempio il passo cadenzato dei soldati che marciano. Questo ritmo a sua volta rende decorativa la figurazione.
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Civiltà e arte
venerdì 23 agosto 2013
La Maschera di Agamennone.
Oreficeria nell’antica Grecia.
La lavorazione dell’oro raggiunge altissimi livelli a Micene mentre, la produzione della Grecia continentale è di livello modesto e artigianale..
Fili e lamine rappresentano gli elementi fondamentali nella costruzione di gioielli antichi nel metallo prezioso.
le foto presenti su questo post sono gentile concessione di "dinarte" del dott. Dino Canevisio
La laminatura era eseguita mediante battitura a martello su un'incudine del lingotto iniziale.
Per ottenere foglie più sottili si stendevano ritagli di lamina tra strati di pelle di vitello.
Attraverso battiture alternate a suddivisione delle lamine, si riusciva a ottenere foglie più sottili di quanto sia possibile realizzare mediante moderni mezzi meccanici.
Per il taglio dei fili e delle lamine, necessario a dar loro le dimensioni desiderate, non si usavano strumenti a doppia lama come forbici o tronchesi, ma arnesi a una sola lama come coltelli e scalpelli. Questi strumenti lasciano sul materiale delle tracce di taglio a una sola faccia.
I ricchissimi rinvenimenti di manufatti in oro delle tombe a
pozzo di Micene e di alcune altre risalenti all'epoca di transizione tra la
media e la tarda Età del Bronzo mostrano il repentino arricchimento degli
abitanti del continente greco.
Maschera di Agamennone.- La Maschera di Agamennone è una maschera funebre in lamina d'oro rinvenuta nel 1876 a Micene dall'archeologo tedesco Heinrich Schliemann . È attualmente conservata presso il Museo archheologico nazionale di Atene
http://www.atenegrecia.it/museo-archeologico.html
http://www.atenegrecia.it/museo-archeologico.html
Una parte considerevole degli oggetti d'oro rinvenuti nelle
tombe a pozzo venne prodotta appositamente per i corredi funerari: infatti
molti di questi manufatti sarebbero risultati troppo sottili per un uso quotidiano. Fra essi si
contano maschere incise, diademi, pettorali, piccoli dischi con decorazioni di
tipo geometrico o figurativo ricavati da una sottile lamina d'oro, che un tempo
servivano come ornamento dei defunti.
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venerdì 16 agosto 2013
Michele Rizzardi Pittore
Uno degli ultimi dipinti di M. Rizzardi
Chi è Michele Rizzardi ?
Michele Rizzardi- Disegnatore di Fumetti e illustratore professionista con
esperienza come animatore di cartoon e illustratore per web.
Ha conseguito presso l’istituto d’arte B.Angelico il Diploma di Maestro
d’Arte e Maturità d’Arte applicata con specializzazione in disegno
architettonico .
Ha inoltre diploma con specializzazione in
fumetto,illustrazione e disegno animato conseguito presso la scuola del fumetto
di Milano.
Ha collaborato con la Wizard
of the Coast per la realizzazione del fumetto “Forgotten Realms ”il Signore degli Anelli distribuito
negli Stati Uniti dalla Diamond, principale distributore di fumetti americana.
Ha iniziato a lavorare professionalmente fin
dal 1995.
Molti i suoi lavori : “ It’s Art Contest “Human Nature -“ Illustrazioni Multimedia Kev Visual per
studio ambientazione Videogiochi”- “Swet
End” Ritratti di Morti Inaspettate- Absolute Vodka Kev visual per Spot
TV-Garnier Fructis Advergame frame intro Cartoon- Diesel Loverdose Lancio nuovo
Profumo Loverdose – e molti altri per la Buitoni- Rio Mare- Coca Cola,
sia in campo nazionale che
internazionale.
In arte, come pittore
, segue una sua idea in continua evoluzione,che lo caratterizza in
modo del tutto innovativo nella creazione di una spazialità legata alle continue esperienze della sua
attività lavorativa.
Eccolo risolvere
nella immediatezza del colore determinato , scevro da compromessi , la ricerca
di un nuovo modo di espressione e di contatto con il mondo circostante.
Lo
abbiamo visto lavorare, ci è piaciuto, quindi
lo presentiamo ai nostri lettori.
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recensioni
lunedì 12 agosto 2013
Parigi . Museo d'Orsay
Il museo , celebre
per i numerosi capolavori dell’impressionismo e del post impressionismo
esposti al suo interno,è situato di
fronte al Musèe du Louvre,in un ex- stazione ferroviaria ( la Gare d’Orsay),costruita
in stile eclettico alla fine dell’Ottocento. Il progetto di ristrutturazione
diede fama internazionale all’architetto italiana
Gae Aulent. Il museo
è famoso soprattutto per i quadri degli impressionisti (Paul Cèzanne, Paul Gauguin, Claude Monet, Pier-Auguste
Renoir, Edgar Degas,Vincent Van Gogh).
La Pie (La gazza) di Monet
La lettura di Claude Monet
Case a Mantel di Wan Gogh
Vaso di fiori di C. Monet
Natura morta di Edgar Degas
Papaveri di C. Monet
Le bagnanti di Pier-.Auguste Renoir
Le bagnanti fu dipinto da Pier- Auguste Renoir fra il 1918 e il 1919. Si tratta di un olio su tela che misura 110×160 cm, esposto a Parigi al Musée d’Orsay. Questo quadro può essere considerato il suo testamento pittorico perché fu il suo ultimo capolavoro. Renoir dipinse il quadro fino al giorno della sua morte che avvene avvenne il 3 dicembre 1919.
Nel giardino di C. Monet
http://www.musee-orsay.fr/
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arte e artisti
domenica 4 agosto 2013
I sassi di Matera
La Civita, rappresenta il primo centro abitato della città di Matera, con uno sviluppo maggiore, rispetto ad altre zone, dovuto alla presenza di calcarenite tenera, che rendeva più facile il lavoro di scavo della grotta. Un processo di urbanizzazione interrotto dalle continue invasioni da parte dei bizantini, longobardi, normanni, arabi, slavi e aragonesi che per circa quattro secoli si disputarono la città.
Il modo di abitare, rappresentava, per questi popoli un rifugio di difesa dove potersi nascondere dal nemico.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, la città ritornò lentamente a popolare l’abitato con nuovi ambienti sovrapposti.
Con i blocchi di calcare ricavati dall’interno si provvedeva a costruire all’esterno, chiudendo a ferro di cavallo le zone dei terrazzi coltivati.
Nel Medioevo, le piccole comunità orientali monastiche e laiche, contribuirono notevolmente al processo di urbanizzazione, ricavando altre grotte con annesse cisterne per l’acqua e stalle per gli animali.
Immigrati dalle zone della Cappadocia, Armenia, Siria ed Asia Minore, dopo aver perso la possibilità di culto, si rifugiarono in queste grotte, che presto, diventarono luoghi di preghiera.
Si formano in i due centri urbani che divideranno i Sassi : in Sasso Caveoso e Sasso Barisano con al centro la Civita.
Nel Quattrocento e Cinquecento quest'area si abbellisce di chiese, palazzi, monumenti all'interno di mura fortificate.
Nel Settecento e Ottocento si avvia un nuovo processo di edificazione delle nuove sedi del potere religioso ed economico.
Nei primi del novecento ,con l' aumento della popolazione che vive nei sassi in condizioni igienico sanitarie precarie, abbiamo un degrado ambientale inimmaginabile che viene fermato solo nel 1952 con le prime operazioni di trasferimento degli abitanti dalle case -grotte ,dichiarate inabitabili, in nuovi edifici nel borgo La Martella.
Solo nel 1986 con la legge 771 si procede al ricupero architettonico ambientale, Nel 1993 l'UNESCO riconosce i Sassi di Matera come patrimonio mondiale dell'Umanità.
http://www.materacittanarrata.it/homepage.asp
San Pietro Caveoso
Madonna de Idris
Palazzo dell'Annunziata
Sant'Agostino
San Pietro Barisano
Chiesa di San Francesco
Interno San Francesco
Neviera
Chiesa rupestre
Storica casa grotta
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