Un sito che dovete vedere http://elioarte.blogspot.it/2012/05/i-castelli-romani-grottaferrata.html
http://www.abbaziagreca.it/
Sorge alle pendici dei Colli Albani l'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, l'unico tra i monasteri bizantini diffusi nel Medioevo nell'Italia meridionale e centrale ad essere sopravvissuto.
La sua fondazione risale al 1004 per iniziativa di un gruppo di monaci provenienti dalla Calabria Bizantina, guidati da San Nilo e San Bartolomeo di Rossano
Ancora oggi è presente nell'abbazia la comunità di monaci di rito greco- cattolico l'unica ad essere rimasta anche dopo lo Scisma d'Oriente (1054), in comunione con la Chiesa di Roma, pur conservando la tradizione del rito bizantino.
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L’ampio piazzale d’ingresso è detto di S.Nilo per la presenza della statua,raffigurante il Santo in atto di benedire i pellegrini che fu realizzata nel 1904 dallo scultore Raffaele Zaccagnini in occasione del IX° centennario della fondazione dell’Abbazia.
Il palazzo del Commendatario, a sinistra, ospita oggi due istituti culturali statali aperti al pubblico: il Musco al piano terra; la nuova Biblioteca al primo piano con annesso l’archivio storico al piano intermedio.
Il soffitto affrescato di una delle sale dcl Museo è opera di Francesco da Siena ( i 547) che vi dipinse episodi della storia
di Fabio Massimo il ‘Temporeggiatore, in omaggio al commendatario Fabio Colonna (1518 1553).
Al piano nobile della Biblioteca una loggia rivolta a mezzogiorno è affrescata con 4 scene che raffigurano la distruzione di Tuscolo e la traslazione dell’icona della Madonna da Tuscolo.
L’opera probabilmente del pittore fiammingo Jacob Loots, fu realizzata durante il governo del cardinale commendatario Alessandro Farnese (1564 - 1589). Una galleria, oggi sala di studio, affaccia su un chiostro interno porticato facente parte del palazzo fatto edificare dal cardinale commendatario Giuliano della Rovere (1472 - 1503).
L’edificio posto di fronte all’ingresso del piazzale e stato ristrutturato all’inizio di questo secolo come sala per conferenze al primo piano e spazio espositivo al piano terra; questo piano prima dell’anno 2000 era la sede della Tipografìa italo - orientale “S. Nilo”.
A destra dell’ingresso fino al grande torrione angolare è visibile una parte della fortificazione Roveriana costituita da imponenti mura merlate con camminamento che segue quasi completamente la traccia delle preesistenti strutture, di epoca romana, sulle quali si fonda l’abbazia.
Agli angoli della cinta di fortificazione, realizzata con blocchi tufacei,di pietra sperone selce e peperino, si elevano quattro robusti torrioni circolari dalle pareti di notevole spessore troniere e feritoie; all’altezza del ponte levatoio è posizionato il quinto torrione.
All’interno del piazzale, sulla parete di destra della cinta muraria, è ubicata una fontana di recente costruzione (sec. XX) ai cui lati sono disposte le tipiche feritoie appartenenti alla fortificazione medioevale, da cui oggi si gode una profonda visuale panoramica su parte della campagna romana e della città di Roma. All’esterno delle mura di fortificazione, sul versante rivolto verso il centro abitato, è visibile il profondo e largo fossato delimitato da un muro che costituisce lo sbarramento difensivo dell’Abbazia voluto dal cardinale Della Rovere.
Ricorrendo il Millenario dell’Abbazia il fossato è stato recuperato come spazio destinato a manifestazioni pubbliche di carattere culturale
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