- Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone 1453 -1532 .
“Il torchio mistico” risalente alla seconda metà del XV secolo.
L’affresco è stato scoperto nel 1930 nella chiesa di Santa Maria Incoronata in Milano
ed è stato subito “strappato” per l’ammaloramento pericoloso della parete
che aveva già cancellato tante parti.
Mostra un tema abbastanza raro nell’iconografia cristiana:
il sacrificio eucaristico rappresentato da Gesù nel tino dell’uva, dove la croce è diventata la pressa del torchio
ed il mosto è il sangue delle ferite che discende in un calice come fosse vino, raccolto, dai Padri della Chiesa, identificabili in Agostino, Gerolamo, Ambrogio e Gregorio.
Tra i cartigli svolazzanti, quello sopra al Cristo riproduce in latino il versetto 63,3 di Isaia:
“ero solo a pigiare sotto il torchio e non c’era nessuno con me”.
E’ applicato a Gesù che torchia ed è insieme torchiato.
Il senso di alcune parti dell’affresco non è immediato, suppone attenzione, come il gioco tra lo Spirito Santo, raffigurato da una colomba che preme sui torchio chiamando il Cristo al sacrificio, e l’angelo che controbilancia la pressione addolcendo il peso, probabile allusione all’angelo dei Getsemani che consola Gesù trasudante sangue.
Altre parti suggeriscono interpretazioni storiche o teologiche interessanti.
Il senso complessivo è la presenza di tutta la Trinità nel sacrificio di Gesù (“Trinitas in cruce”) nonché la partecipazione di tutta la chiesa attraverso l’Eucaristia.
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