blog di quadri e opere d'arte in genere,e destinato ad ospitare articoli e presentazione di quadri. Tutte le foto,ed i filmati presenti nel blog sono tutelati da DIRITTI D'AUTORE ©
sabato 4 settembre 2010
ANTONELLO GAGINI Scultore
San. Giorgio uccide il Drago di Antonello Gagini Palermo
Sull'onda della diffusione dell'arte rinascimentale nel Meridione d’Italia Domenico Gagini arriva da Napoli a Palermo nel 1459 dove apre una bottega che alla sua morte sarà ripresa da figlio Antonello scultore e architetto che operò soprattutto in Sicilia e Calabria. ANTONELLO ( Palermo, 1478 – Palermo, 1536 ) non solo studia architettura col padre, ma ci risulta anche un suo soggiorno a Roma presso Michelangelo dal 1504 al 1506, dove collabora alla tomba di Giulio II, poi il ritorno a in Sicilia.
La Tribuna marmorea della Cattedrale di Palermo fu la più importante e imponente opera di scultura realizzata. Ad essa lo scultore lavorò dal 1509 al 1536, anno della sua morte. L’opera poi fu portata a termine dai figli Antonino, Giacomo e Vincenzo.
La tribuna, alta 25 metri circa, ricopriva l’intera abside della navata centrale della Cattedrale ed era strutturata in tre ordini di nicchie sovrapposti. Le nicchie del primo ordine ospitavano 14 statue di santi, al di sotto e al di sopra dei quali vi erano le formelle in altorilievo con le storie dei rispettivi santi, e i tondi in altorilievo degli angeli porta corona.
Anche il secondo ordine era composto da 14 nicchie con rispettivi santi; mentre il terzo ordine ne conteneva 12.
Sull’asse mediano dell’abside vi erano due nicchie più grandi: in basso, nel primo ordine, quella contenente la statua di “Maria assunta in cielo tra gli angeli”; in alto, compresa da secondo e terzo ordine, quella con le statue del "Cristo risorto" e i tre soldati. L’intero apparato culminava in alto con un catino absidale in cui era raffigurato il "Padreterno" in stucco, opera realizzata da Vincenzo Gagini.
E' nel 1507 che il Gagini A. da inizio ad una fittissima attività per le chiese di Palermo, della Sicilia e della Calabria.
Troviamo le sue inconfondibili opere marmoree di Madonne sparse per grossi e piccoli centri da Palermo ad Erice,da Noto a Seminara in Calabria.
Nel 1797 , in occasione della ristrutturazione della Cattedrale, iniziata nel 1780 , la Tribuna fu letteralmente demolita: le 45 statue, i 14 angeli e le 14 formelle furono dislocate all’interno della Cattedrale stessa; anche 14 paraste , che rappresentavano una parte strutturale della Tribuna, furono riadattate nella Cappella di Santa Rosalia, sempre all’interno della Cattedrale; il "Padreterno" in stucco , invece, venne totalmente distrutto.
Vi presentiamo alcune opere marmoree delle Madonne sopra menzionate:
Madonna degli Angeli Noto Sicilia
Madonna con Bambino Cattedrale Palermo
Erice Sicilia Madonna
Modonna del Gagini a Seminara R.C.
Al 1508 risalgono, infatti, due lavori la Madonna degli Angeli della chiesa di S. Marco a Seminara (RC): e la Madonna del Pilerio della chiesa di S. Maria della Grazie di Sinopoli Superiore (RC). La Madonna di Seminara è nel solco delle opere migliori d’Antonello; quella di Sinopoli, viceversa, se ne differenzia per formato e impostazione; tanto da far pensare ad un lavoro di bottega
Taormina Messina Duomo Madonna col Bambino A. Gagini
.
Etichette:
arte e artisti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Posta un commento