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mercoledì 2 giugno 2010

Siracusa




foto elioarte di Bugge Elio

Ara di Ierone II Secolo III a.C.




Sull’isolotto di Ortigia, primigena culla della civiltà greca in Sicilia, distesa lungo la ridente costa con i dolci declivi dei monti iblei che la fanno da anfiteatro ricoperti da oliveti secolari, rigogliosi frutteti e vigneti, la millenaria Siracusa, splendente nella purezza del suo cielo, della bellezza del suo mare, avvolta in un clima di perenne dolcezza è, ancora oggi, qui a testimoniare, con i resti grandiosi dei monumenti del passato e la sua epica storia, il proprio destino di città immortale.
Siracusa viene fondata nel 734 a.C. da coloni Corinzi, guidati da Archia, condottiero leggendario. Cacciati i Siculi che stazionavano sull’isola di Ortigia (Ortyx - quaglia in greco), ne presero possesso, costituendo Il primo nucleo della città. Ben presto l’abitato si estese sulla terraferma con i nuovi quartieri di Tyche Acradina e Neapoli e nel breve volgere di alcuni decenni vennero fondate le colonie di Akrai (664), Casmene (624) e Camarina nel 599 a.C.
Siracusa, così chiamata dai Greci dal nome siculo di una palude limitrofa all’isola dl Ortigia, crebbe talmente da essere considerata, soprattutto con Diogi, la città più estesa e popolata dell’antichità in competizione con Atene. Cartagine e Roma.
Sino a tutto il VI sec. le fonti storiche sono avare di notizie. All’interno il potere veniva esercitato dai gamori (aristocratici proprietari terrieri) che tenevano in soggezione i Killirioi (gruppo etnico composto prevalentemente da elementi siculi sottomessi).
Agli inizi del V sec. i gamoroi. cacciati dalla città da una rivolta popolare, chiedono aiuto a Gelone tiranno di Gela (della dinastia dei Dinomenidi). Costui viene acclamato re e riconduce al potere gli aristocratici. Inizia per Siracusa un grande periodo di prosperità e splendore. Gelone raccolse intorno a sé tutte le città greche di Sicilia, minacciate dall’espansione territoriale dei Cartaginesi che tendevano alla conquista dell’Isola. Gli eventi di questa lunga e dura guerra, videro l’affermazione delle schiere siracusane che culminò, in alleanza con l’esercito agrigentino condotto da Terone, nella memorabile vittoria di Imera del 480 a.C.
Alla morte di Gelone nel 478, gli successe il fratello Ierone. Grande mecenate e protettore delle arti, accolse alla sua corte filosofi e poeti, tra i quali Pindaro, Eschilo e Simonie. Valoroso sovrano sconfisse gli Etruschi a Cuma (474), consolidando la supremazia sull’isola ed espandendo l’influenza greca nell’ italia meridionale. Con Trasibulo, successore di Ierone, si estingue la dinastia dei Dinomenidi. Costui, tiranno violento e crudele, venne indotto alla fuga dalla ribellione degli stessi siracusani e delle città greche assoggettate,e la città si diede un governo democratico. La potenza siracusana che aveva avuto ragione delle città ioniche di Sicilia, fu fonte di preoccupàzioni per Atene che inviò una poderosa flotta, condotta da Alcibiade, nell’inìento di spezzare l’egemonia di Siracusa in atto nell’isola. Dopo alcuni successi iniziali di Atene, Siracusa che aveva chiesto l’intervento di Sparta, riuscì vittoriosa nello scontro svoltosi nelle acque del Porto Grande di Ortigia nel 413. Con Dionigi la città conobbe un grande sviluppo. Vennero intraprese imponenti opere di fortificazione militare con l’erezione del castello Eurialo, l’ampliamento dei porti, cingendo di mura l’Epipoli e l’Ortigia e innalzando edifici monumentali che fecero di Siracusa una delle più vaste metropoli dell’antichità. Si narra che in questo periodo la città raggiunse un milione di abitanti.
Dal 407 con Dionigi fino alla morte di Agatocle neI 279 a.C. Siracusa combatte innumerevoli battaglie contro l’eterna nemica Cartagine. Dionigi, dopo aver consolidato le difese della città, mosse guerra per ben quattro volte ai Cartaginesi, senza però riuscire a cacciarli definitivamente dalla Sicilia. Protagonisti del secolare conflitto furono inoltre Timoleonte di Corinto che al comando di mille uomini, nel 343, liberò la città dall’assedio cartaginese e ristabilì l’ordine interno prevaricato dalle fazioni in lotta. Morì nel 336, dopo essersi ritirato a vita privata, rifiutando onori e prebende. Nel 317, Siracusa cadde sotto una nuova dispotica tirannide con Agatocle.
Costui, ambizioso e risoluto e valoroso condottiero, nel 313 a.C., vinse il blocco che i Cartaginesi avevano posto alla città, nel tentativo di espugnarla, facendo prigioniero e mettendo a morte Amilcare stesso. Portò, quindi, audacemente la guerra in Africa, assediando Cartagine (310-300 a.C.). Conclusa la pace, estese l’influenza siracusana su quasi tutta la Magna Grecia, lasciando, alla sua morte, nel 289, una città prospera e potente. Minacciata, per l’ennesima volta, dai Cartaginesi, Siracusa chiede aiuto a Pirro, re. .
TEATRO GRECO - Il teatro viene considerato come il più fulgido esempio di architettura greca, che ci sia stato tramandato. Sin dal VI sec. a.C. vi si tennero spettacoli e l’attività teatrale continuò per oltre mille anni. Nei secoli successivi il teatro subì trasformazioni e ampliamenti. Nel 475, all’epoca di Ierone I, la cavea venne tagliata nella viva roccia e risistemato l’edificio scenico. Con Timoleone assunse la forma semicircolare, vennero aperte due strade di accesso e portate a compimento opere di stabilizzazione strutturale. Le dimensioni attuali vennero realizzate con Ierone II, talché la cavea, poteva contenere sino a 15.000 spettatori seduti.

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