auto antiche e moderne

mercoledì 28 novembre 2007


Come dipingeva Alberto Buggè:
l’autore,in particolare,creava direttamente nella realtà l’oggetto della sua attenzione pittorica attraverso la costruzione di installazioni geometrizzanti: le stesse che poi raffigurava nel quadro,trasferendole in tal modo dalla tripla alla doppia dimensione. Prendevano così forma e vita pittorica delle scene che,mentre si rivelavano scrupolosamente realistiche, assumevano ciò non pertanto un sapore fantasioso, bizzarro e quindi, una valenza magica ciò anche perché gli oggetti e gli scenari con estrema sobrietà raffigurati non erano riconoscibili dallo spettatore per alcuna loro utilità o funzione pratica.Si è dunque in presenza di composizioni concepite e realizzate con l’impiego di piani, quinte e cose la cui collocazione nello spazio e l’esposizione alla luce è destinata a svolgere un compito puramente estetico; trattasi in breve di stimoli ad una emozione pittorica assunti nel sotteso stato d’animo d’una segreta e silente contemplazione della realtà






1 commento:

carmi ha detto...

Caro Elio ho letto con attenzione quanto hai scritto circa la pittura di Alberto, io, purtroppo non la capisco come invece capivo perfettamente la pittura con cui si vincevano i littoriali della pittura