Di origine romagnola, si iscrisse inizialmente all'Accademia
delle Belle Arti di Bologna. Ottenuta una borsa di studio, si trasferì a Napoli
dove studiò al fianco di Puccinelli, Palizzi e Morelli. Qui esercitò la sua
attività artistica fino alla morte, affiancato da Casciaro e Dalbono.
Anch'egli,
come Casciaro e numerosi altri artisti attivi nella città campana, adottò anche
la tecnica del pastello, prediligendo però quella ad olio. Riprese le tematiche
della cosiddetta Scuola di Posillipo, ma con un tratto di
maggiore modernità e freschezza superando, rispetto ad altri pittori coevi,
l'aspetto puramente pittoresco e realizzando opere di grande suggestione
poetica. Oltre le apprezzate marine, ritrasse in formati di media-piccola
misura, e spesso nelle sue ricercate tavolette, gli angoli di una Napoli in via
di estinzione, i vicoli, i bassi, le viuzze, i mercati popolari.
A
partire dal 1881, espose ininterrottamente nelle mostre napoletane della
Promotrice Salvator Rosa, che l'occuperà fino al secondo
decennio del Novecento.
A
partire da questo momento, infatti, infastidito dal rumore creato attorno ai
grossi nomi della pittura napoletana novecentesca, non partecipò più alle mostre
collettive, preferendo a queste esposizioni personali.
Pittori
anche i figli: Ada, Fausto e Paolo.
proprietà galleria elioarte |
Attilio Pratella. i pescatori Golfo di Napoli
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