Barlaam di
Seminara, detto anche Barlaam
Calabro (Seminara, 1290 – Avignone, 1º giugno 1348),
è stato un matematico, filosofo, vescovo cattolico, teologo e
studioso della musica bizantino. Scrisse, anche, di aritmetica, musica e acustica.
Fu uno dei più convinti fautori della riunificazione fra le Chiese d'oriente e
occidente. È considerato insieme ai suoi due allievi Leonzio Pilato e Boccaccio
uno dei padri dell'Umanesimo.
Barlaam studiò e fu ordinato sacerdote nel Monastero greco ortodosso
di S. Elia de Capasino (attuale Cubasina) in Galatro, Calabria, per poi
lasciare la regione alla volta di Bisanzio (approssimativamente nel 1326 o 1327), dove
completò la sua istruzione.
Pare che il suo successo come filosofo (un suo trattato
sull'etica stoica è preservato) fu ragione di gelosia da parte dell'umanista
bizantino Niceforo Gregorio.
Nel 1333, nell'ambito delle trattative per la riunificazione tra le due Chiese
di Oriente e di Occidente, a Barlaam venne affidata la difesa delle ragioni
greche; in tale occasione sviluppò le sue critiche verso l'esicasmo e a
sottolineare la differenza di valore tra la teologia scolastica e la contemplazione mistica.
Barlaam fu protagonista di una violenta polemica contro i metodi
ascetici e mistici di alcuni monaci dell'Athos e del loro
sostenitore Gregorio Palamas. Il dibattito divenne sempre più
acceso fino a culminare in un concilio generale nel 1341 alla
fine del quale Barlaam venne costretto a sospendere ogni futuro attacco verso
l'esicasmo.
Nel 1339 fu inviato dall'imperatore Andronico III Paleologo in missione diplomatica
a Napoli, AvignoneAvignone e Parigi per
sollecitare le corti europee ad una crociata contro
i turchi. In quell'occasione costruì delle relazioni e una rete di amicizie su
cui poté fare conto quando, in seguito alla decisione conciliare, decise di
lasciare Bisanzio e aderire alla Chiesa d'Occidente.
Nel 1342 ad
Avignone conobbe Francesco Petrarca, a cui iniziò ad insegnare
il greco. Il Petrarca si adoperò per fargli assegnare la diocesi di Gerace, così Barlaam fu nominato vescovo
di Gerace da Papapa Clemente Vpapa
Clemente VI il 2 ottobre dello stesso 1342. La bolla relativa alla sua
elezione al vescovato di Gerace riporta: "Monachus monasteri Sancti
Heliae de Capasino Ordinis Sancti Basilii Militensis Diocesis, in sacerdotio
constitutum".
Barlaam fu maestro di greco e latino di francesco petrarcaFFrancesco Petrarcarancesco Petrarca e Giovanni BoccaccioGiovanni Boccaccio che diede un importante
contributo, attraverso la riscoperta dei testi greci, anche a tutto ciò che non
molto tempo dopo svilupperà il movimento umanista. È proprio l'umanista Giannozzo
Manetti il primo a menzionare Barlaam nella sua biografia del
Petrarca.
Nel 1346 Barlaam venne inviato in missione diplomatica dal Papa in
un rinnovato tentativo ecumenico. Data la grande influenza di Palamas il
tentativo, ancora una volta, si risolse in un insuccesso.
Fece ritorno ad Avignone dove morì il 1º giugno 1348.
Si occupò anche di matematica lasciandoci una LogisticaLogistica in
lingua greca in cui spiega le regole di calcolo con interi, frazioni generiche
e frazioni sessagesimali. L'opera fu pubblicata a Strasburgo nel 1592 e
a Parigi nel 1600, insieme
ad una sua traduzione in latino.
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