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Nel loro significato originario le bambole erano dei fantocci sui quali si trasferivano magicamente le impurità e le influenze malefiche che si erano accumulate negli uomini, e poi per liberarsene, come capri espiatori, questi venivano eliminati gettandoli nei corsi d’acqua per essere portati via dalla corrente.
Successivamente, durante il periodo feudale, si è formata la tradizione ancora oggi seguita e le bambole hanno assunto funzioni e carattere totalmente diversi. Sono diventate raffigurazioni di dame e nobildonne di corte negli splendidi costumi del passato.
Molte famiglie conservano gelosamente da generazioni la propria collezione di bambole, che rappresenta uno dei tesori domestici e le tengono racchiuse amorevolmente in grandi scatole foderate di seta o in apposite cassettine di legno.
La disposizione della rappresentazione che viene allestita in casa il 3 marzo di ogni anno, così come la dimensione delle bambole, può variare, ma lo schema di base è fisso e ogni famiglia è tenuta a rispettarlo.
Vi è una sorta di gradinata, con sette ripiani scalati uno dall’altro a uguali distanze, ricoperti di panno rosso. In alto, avendo alle spalle due paraventi dorati in miniatura ed ai fianchi due lanterne a stelo, stanno i due "padroni di casa", marito e moglie in costumi antichi da cerimonia, seduti e con i volti verso chi li osserva. Sui ripiani inferiori stanno le dame di compagnia ed i servitori, decorazioni floreali, mobili e preziosi oggetti d’uso domestico riprodotti in scala ridotta, sempre rivolti verso l’osservatore; il tutto deve essere rappresentato come in una vetrina.
Le bambole sono destinate a rallegrare le bambine della famiglia, e l’esposizione viene fatta, quindi, solo quando vi siano in casa delle femmine in giovane età. Questa scadenza annuale è una sorta di "festa della donna" celebrata nell’intimo delle pareti domestiche ed è dedicata a tutte le "dame" di casa. Si tratta del primo dei due riti familiari annuali, simmetrico a quello, rivolto ai figli maschi, che cade due mesi dopo.
Queste celebrazioni sono destinate all’esaltazione dei ruoli tradizionali dei due sessi, all’interno della famiglia.
Un aspetto di questo stereotipo è il desiderio che le bambine si sposino presto. Ciò influenza una consuetudine riguardante le bambole che deriva da uno dei frequenti giochi di parole. Le bambole vengono tirate fuori dagli involucri alcune settimane prima, fin dall’inizio di febbraio, così che possano essere ammirate a lungo; peraltro vengono messe via subito dopo il giorno a loro dedicato, perchè così si fa presto un’azione chiamata con la parola katazukeru, "mettere via", che significa anche, se scritta con ideogrammi diversi, "sposarsi". Fare presto l’una cosa , significa augurarsi che avvenga presto l’altra.
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