Meditazioni : La presenza del Divino
Il mattino di Pasqua, Gesù appare a Maria; le dice: «Donna perché piangi?»; ma essa lo scambia per il custode del giardino. Ma ecco che Gesù pronuncia il suo nome: «Maria!» e, improvvisamente, è come se un velo si squarciasse: «Rabbunì!» Sei tu, Maestro! (Gv 20, 11 ss). Pochi giorni dopo, gli apostoli sono sul lago a pescare; sulla riva compare un uomo. Si instaura un dialogo a distanza: «Non avete nulla da mangiare?» rispondono: «No!» Ma ecco che scocca una scintilla nel cuore di Giovanni ed egli lancia un grido: « il Signore! » e allora tutto cambia e corrono verso la riva (cf Gv 21, 4 ss). La stessa cosa avviene, anche se in modo più pacato, con i discepoli di Emmaus; Gesù camminava con loro, «ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo»; finalmente, all’atto di spezzare il pane, ecco che «si aprirono i loro occhi e lo riconobbero» (Lc 24, 13 ss).
Tutto questo ci fa pensare a un sentimento di presenza che si ha quando uno è colto dalla presenza di Dio.Si ha una certa percezione (non solo una idea) che Egli è presente. Non si tratta di una percezione naturale ma è il frutto di una grazia .