Danza della seduzione e della nostalgia, il tango possiede un fascino senza tempo che riempie il cuore degli spettatori di una malinconia languida e sensuale» - scrive Claudia Avanzi nelle sue note sull’origine del tango - «Le eleganti evoluzioni dei ballerini sulla scena parlano di sentimenti universali quali l’amore e l’odio, la rabbia e la passione, il rimpianto e il desiderio, ma raccontano anche, attraverso i loro intrecci carichi di tensione erotica, la storia di un ballo nato nei bassifondi dell’Argentina di fine secolo e indissolubilmente legato alla cultura sudamericana.» Il termine "tango" iniziò a diffondersi a Buenos Aires verso il 1820, riferito ad un tipo di percussione usata dagli afromaericani. Può sembrare una forzatura associare questo significato con la danza che, sebbene almeno in apparenza porti lo stesso nome, si diffuse sessant'anni dopo. Oggi l’Unesco dichiara il tango patrimonio culturale dell’Umanità. Un successo congiunto dell’Argentina e dell’Uruguay che hanno presentato insieme la candidatura. Il ministro della Cultura del governo regionale di Buenos Aires,Hernan Lombardi, si è detto “molto orgoglioso” della decisione dell’Unesco. Secondo il comunicato dell’ ambasciata argentina che è seguito al riconoscimento: “Il tango è l’espressione più profonda e vibrante del Rio de la Plata. Emerge da una forte radice culturale e da una storia sociale che è anche vincolata con l’importante immigrazione che popolò la regione nella seconda metà del XX secolo”. Il tango utilizza per le sue esecuzioni uno strumento, forse inventato o forse popolarizzato dal musicista tedesco Heinrich Band, il bandonéon una sorta di fisarmonica di legno con dei fori la cui apertura o chiusura con i polpastrelli produce le note, e che ha la caratteristica di cambiare la nota a seconda se il mantice viene compresso o invece dilatato. Pur essendo una musica molto sincopata, non utilizza strumenti a percussione ed anche gli altri strumenti utilizzati vengono suonati in modo del tutto particolare per dare forti accenti di battuta e segnature ritmiche. La sua struttura armonica, però, è tipicamente italiana. La metà del peso culturale del tango è originaria dall’Italia I nomi dei maggiori compositori di musica a partire dai primi anni del Novecento fino all’età d’oro, quella degli anni '30 e '40 sono tutti figli d’italiani. “Il tango ha conquistato con la sua forza una trascendenza universale” . °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Tango forte restituisce la forma più tradizionale e armoniosa nell'espressione musicale del tango: da una parte il trio strumentale formato dal piano,il contrabbasso e il bandonéon , dall'altra la voce volta a volta lirica e intimista. Questo gruppo è costituito da artisti provenienti dalla migliore tradizione musicale classica, jazzistica e lirica: il bandonéonista Frédéric Viale, il pianista Eros Cordogli, il contrabbassista Eric Fassio e il tenore Gilles San Juan. L'illustrazione coreografica è realizzata a cura della ballerina argentina Mayra Morelli e del suo partner George Bonopera. Animati dalla loro passione comune per il tango essi fanno scoprire durante lo spettacolo le sue diverse forme: dai bassifondi notturni di Buenos Aires al tango cinematografico di Carlos Gardel a quello dei cabarets popolari fino a quello dei puristi che l'hanno elevato al rango di arte o che l'hanno rivoluzionato come Astor Piazzolla. Questo spettacolo fa rivivere con lirismo l'anima del tango da concerto cantato e danzato. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° foto e presentazione : dott. Dino Canevisio
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