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lunedì 29 agosto 2016
sabato 20 agosto 2016
Augusta Praetoria - Aosta Romana
Augusta Praetoria,oggi Aosta, è una città fondata dai Romani nel 25 a.c..La città è un modello esemplare di urbanistica, e per la importanza dei resti ancora visibili è stata definita la Roma delle Alpi. Dalla città romana Aosta conserva infatti importanti monumenti quali la Porta Pretoria,il teatro,l'anfiteatro.il criptoportico forense,la cinta muraria quasi interamente conservata,e l'Arco di Augusto,ma molto altro ancora giace coperto sotto gli edifici moderni.
PORTA PRAETORIA
Situata
nella parte orientale delle mura, era l’accesso principale alla città di
Augusta Praetoria, edificata nel 25 a.C. dopo la sconfitta dei Salassi ad opera
di Terenzio Varrone. Era dotata di tre aperture, ancor oggi visibili: quella
centrale per i carri e quelle laterali per i pedoni. L’area all’interno delle
aperture era utilizzata come cortile d’armi; nella sua parte meridionale,
Nelle aperture rivolte
all’esterno sono ancora visibili le scanalature entro cui correvano le
cancellate che di notte venivano calate. Nella facciata orientale sono ancora
visibili alcune delle lastre di marmo che rivestivano l’intero monumento, che
all’interno è costituito di blocchi di puddinga.
Il Teatro Romano della città di Aosta è un esempio
rilevante di edificio risalente al periodo romano. Doveva essere una
costruzione di notevoli dimensioni visto che dagli scavi, dopo la Porta
Praetoria, è emerso che la città disponesse di una zona piuttosto grande per
gli spettacoli e che il complesso formato da Teatro e Anfiteatro si estendeva
per ben tre isolati accanto al Decumanus Maximus e in prossimità della solenne
Porta Praetoria. L’Anfiteatro sembra risalire al periodo dell’imperatore
Claudio mentre il Teatro si ipotizza costruito posteriormente alla alla nascita
della città.
Il Teatro romano si impone immediatamente all'attenzione per la rettilinea facciata meridionale che misura ben 22 m di altezza. La sua maestosità è scandita da una serie di contrafforti e di arcate ed è alleggerita da tre ordini di finestre di diversa ampiezza. La muratura è caratterizzata dall'utilizzo di grandi blocchi parallelepipedi di puddinga e da blocchi di calcare locale.La costruzione del Teatro non fu contemporanea alla fondazione della città (25 a.C.)ma piuttosto collocabile in una fase posteriore di qualche decennio ,in epoca giulio-claudia.
La costruzione presenta un solo arco , alto 11,50 m.con una volta alta m 8,81.
Costruito con blocchi di pietra.presenta 4 mezze colonne su ciascuna facciata e 3 sui fianchi completate da capitelli corinzi,che sostengono una trabeazione dorica. L'imponente monumento
si innalza sul lato est di Aosta, perfettamente allineato sull'asse fra il ponte romano e la Porta Pretoria.
L'ARCO DI AUGUSTO
Il monumento di epoca romana circondava l'area sacra dell'antico foro cittadino
Il complesso recentemente restaurato si trova al di sotto della sede stradale e si accede attraverso una scala accanto alla cattedrale
Il criptoportico,unico nel suo genere,si costituisce di una galleria a due navate articolata su tre lati divise da arcate.
Dal punto di vista tecnico-planimetrico il
criptoportico di Aosta si articola in tre bracci disposti a ferro di cavallo e
internamente divisi in due navate voltate a botte con una sequenza centrale di
archi ribassati. I due bracci laterali misurano m 71,80; quello centrale, più
esteso, raggiunge una lunghezza interna di m 87,10.
In origine due accessi monumentali dovevano aprirsi alle estremità delle ali laterali aprendosi ai lati della scalinata centrale.
Le gallerie sono illuminate da una serie di finestrelle strombate che assicurano anche un idoneo ricambio d’aria; nel corso dell’anno la temperatura all’interno del criptoportico si mantiene costante
In origine due accessi monumentali dovevano aprirsi alle estremità delle ali laterali aprendosi ai lati della scalinata centrale.
Le gallerie sono illuminate da una serie di finestrelle strombate che assicurano anche un idoneo ricambio d’aria; nel corso dell’anno la temperatura all’interno del criptoportico si mantiene costante
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Civiltà e arte
martedì 16 agosto 2016
La Valle d'Aosta e i suoi castelli.
Castello di Fenis
Vera icona medioevale, il maniero è noto per la sua straordinaria architettura e la potenza evocativa delle sue torri e mura merlate.La complessa,armoniosa struttura,organizzata concentricamente attorno al cortile interno, evoca un'immagine quasi fiabesca.
I vani del castello visitabili sono al pian terreno la sala da pranzo la cucina e la sala baronale
al primo piano si può ammirare la cappella, dalle volte ad ogiva finamente decorate,con affreschi alle pareti e altare gotico di legno intagliato e dorato intorno ad un trittico fiammingo
al secondo piano la stanza "del Re di Francia" con soffitto a cassettoni decorato da gigli e camino con scudo della dinastia francese dei Valois e la stanza dei "Cavalieri di San Maurizio"
successiva, presenta una magnifica loggia di legno sostenuta da sei grandi colonne.L'ola,che conserva quasi tutte le caratteristiche originali,è uno dei più bei monumenti del basso Medioevo Valdostano.
Vera icona medioevale, il maniero è noto per la sua straordinaria architettura e la potenza evocativa delle sue torri e mura merlate.La complessa,armoniosa struttura,organizzata concentricamente attorno al cortile interno, evoca un'immagine quasi fiabesca.
Panoramica con a sinistra il castello di Aymavilles
Aymavilles
per
La storia del Castello attraverso i secoli
clicca su link sotto esposto
Castel Savoia Gressoney
Castel Savoia Gressoney -Saint-Jean
Il castello venne costruito tra il 1899 ed il 1904,progettato in stile eclettico,come d'uso in Francia e in Savoia rivestito di pietra grigia,si articola su tre piani:il pian terreno,con i locali da giorno, il piano nobile,con gli appartamenti reali e il secondo piano ,riservato ai gentiluomini di corte . Fu progettato dall'architetto Stramucci per la Regina Margherita, vedova di Umberto I, che vi abitò diverse estati, fino al 1925.
Castello di Saint- Pierre
Collocato su uno sperone roccioso ha un aspetto fiabesco e forma, con la chiesa sottostante sal bel campanile romanico, un insieme molto pittoresco. Il castello primitivo,che risale al 1191, è stato quasi completamente ricostruito nel XIX secolo e appartiene oggi al comune di Saint Pierre
l
Ai piedi del castello si trova la chiesa parrocchiale di Saint-Pierre che è stata ricostruita nel 1872 ma le cui origini risalivano a prima dell'anno mille. Tra la chiesa e il castello si trova l'antico campanile romanico del XII secolo, costituito da una torre a pianta quadrata.
Castello Reale di Sarre
Costruito nel 1710 sui resti di una casa forte del 1242,dopo vari passaggi di proprietà fu acquistato dal re d'Italia Vittorio Emanuele II, che lo ristrutturò e lo utilizzò come residenza durante le battute di caccia in Valle d'Aosta. Sono visibili oltre alle stanze del secondo piano che riguardano la storia della dinastia sabauda ,la Galleria dei trofei venatori.
Soffitto della Galleria
Castello di Issogne
Il castello di Issogne fu proprietà dei vescovi di Aosta sino al 1379,restaurato e ampliato verso il 1400 da Ibleto di Challant il castello di Issogne assunse l'aspetto attuale tra il 1490 e il 1510 per opera di Giorgio di Challant,priore di S.Orso,che lo restaurò e lo trasformò in sontuosa dimora.
Nel corso dei secoli seguirono vari passaggi di proprietà fino ad oggi la cui proprietà è dello stato.
Entrando nel palazzo si accede al cortile al centro del quale si trova la celebre fontana del melograno in ferro battuto.Sui muri primeggiano gli stemmi della famiglia Challant e di altre ad essa legate.
Le lunette del portico sono decorate da affreschi di scene di vita quotidiana del 1500.
I vani del castello visitabili sono al pian terreno la sala da pranzo la cucina e la sala baronale
Le camere della contessa e del conte Renato
Castello di Verres
Il castello di Verres è nel panorama dell'architettura militare valdostana la fortezza per eccellenza.Costruito su un picco roccioso domina il sottostante borgo. Il castello è citato per la
prima volta nel 1287 come proprietà dei signori De Verretio. Deve la sua forma attuale a Ibleto di Challant che nell'ultimo decennio del XIV secolo fece assumere al maniero un carattere prettamente militare. Si presenta come un blocco compatto di circa trenta metri di lato cinto da alte mura.
Ogni elemento del castello sembra essere studiato per rendere la fortezza meglio difendibile
Dalla metà del 1500 a seguito della estinzione della casata Challant inizia il suo declino che culmina fino alla metà dell'800 quando la fortezza viene infine restaurata grazie all'azione di un gruppo di intellettuali piemontesi tra i quali Alfredo d'Andrade e Vittorio Avondo.
La sala d'armi piano terra
Veduta della cucina ttraverso il passa vivande di collegamento con la sala da pranzo
L'ingresso in salita dell'antiporta
Il Castello di Sarriod di Introd
Il Granaio
Ai piedi del Castello vennero costruiti gli annessi rurali,detti l' Ola;una grande cascina di 680 mq: La facciata del corpo meridionale,che appartiene ad una fase costruttiva
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