Tuttavia ogni intervento di pulizia va eseguito rispettando alcuni accorgimenti, poiché operazioni troppo drastiche, troppo frequenti o errate possono compromettere irrimediabilmente il manufatto.
È sbagliato, ad esempio, appendere i tappeti per poi batterli con un battipanni, in quanto questa operazione, decisamente molto violenta, spezza la lana del vello. Diffusa è inoltre la convinzione che la pulitura con una pezzuola imbevuta di petrolio o ammoniaca possa dare alla superficie del manufatto una particolare lucentezza. In realtà questo errato procedimento con il tempo rende scuri e spenti i colori e il petrolio favorisce il fissaggio sul vello dello sporco grasso, rendendolo poi ineliminabile. Infine nessun tappeto va lavato in lavatrice o affidato con superficialità alla pulitura a secco effettuata da ditte non specializzate.
Un manufatto annodato può essere lavato in casa rispettando alcuni metodi insegnati dalla tradizione, ma se tale procedimento risulta eccessivamente faticoso o se non si possiede lo spazio necessario per effettuarlo, è sempre bene rivolgersi a centri qualificati
Kerman antico
I "NEMICI" DEL TAPPETO
Oltre alla polvere altri agenti possono
macchiare o danneggiare i manufatti annodati. Un terribile nemico è l'umidità,
che a lungo andare può "mangiarne" la struttura provocando degli
irreparabili buchi. È necessario dunque fare attenzione a non porre sopra i
tappeti vasi e piante; se inavvertitamente la loro superficie si bagna bisogna
subito tamponare con degli stracci in modo da assorbire con tempestività
l'acqua in eccesso e poi farli asciugare bene all'aria aperta, mai però al sole
perché la sua azione troppo aggressiva ne smorza e ne sbiadisce le tinte.
Altrettanto dannosa è l'urina degli animali domestici che per la sua composizione macchia irrimediabilmente di giallo gli esemplari. Quando questo succede, è sempre necessario far lavare il tappeto in un centro specializzato, ma nel frattempo bisogna cercare di bagnare la macchia con abbondante acqua, possibilmente immergendo la parte danneggiata in un catino per limitare la concentrazione della sostanza dannosa. Il tappeto va poi posto ad asciugare bene all'aria aperta. Si può procedere in modo analogo se la macchia è stata causata da bibite o altre sostanze zuccherate.
Non bisogna mai usare sul vello prodotti smacchianti; quando il tappeto è imbrattato di sostanze unte si deve ricorrere al borotalco oppure alla saponaria in polvere. Anche in questo caso è però necessario far lavare il manufatto presso un centro specializzato.
Infine le antiestetiche macchie di fango si rimuovono facilmente con colpi di spazzola dopo averle fatte seccare accuratamente.
Altrettanto dannosa è l'urina degli animali domestici che per la sua composizione macchia irrimediabilmente di giallo gli esemplari. Quando questo succede, è sempre necessario far lavare il tappeto in un centro specializzato, ma nel frattempo bisogna cercare di bagnare la macchia con abbondante acqua, possibilmente immergendo la parte danneggiata in un catino per limitare la concentrazione della sostanza dannosa. Il tappeto va poi posto ad asciugare bene all'aria aperta. Si può procedere in modo analogo se la macchia è stata causata da bibite o altre sostanze zuccherate.
Non bisogna mai usare sul vello prodotti smacchianti; quando il tappeto è imbrattato di sostanze unte si deve ricorrere al borotalco oppure alla saponaria in polvere. Anche in questo caso è però necessario far lavare il manufatto presso un centro specializzato.
Infine le antiestetiche macchie di fango si rimuovono facilmente con colpi di spazzola dopo averle fatte seccare accuratamente.
- SHIRAZ
Non è impossibile effettuare
in casa il lavaggio di un tappeto seguendo metodi insegnati dalla tradizione
che non solo garantiscono una buona riuscita dell'operazione, ma soprattutto
salvaguardano l'esemplare.
Un manufatto accuratamente lavato acquisterà colori più luminosi, che faranno risaltare meglio i suoi disegni e inoltre si preserverà nel tempo, poiché un deposito eccessivo di sporco ne compromette le fibre e rende secca la lana, togliendole la lanolina.
Innanzi tutto il tappeto va girato al rovescio e, dopo averlo appoggiato al pavimento, lo si deve battere accuratamente, ma delicatamente, con un battipanni per far uscire la polvere e la sporcizia trattenute dal filato. Si passa poi un aspirapolvere su entrambe le parti.
Se sull'esemplare vi sono delle parti usurate o da restaurare, prima di procedere al lavaggio vero e proprio si avrà cura di ricoprirle con pezze di stoffa cucite a punti larghi sia al dritto che al rovescio per evitare di danneggiarle ulteriormente.
Fatta questa operazione, il tappeto è pronto per essere immerso in una vasca d'acqua che dovrà impregnare alla perfezione ogni parte del vello .Per sgrassare e pulire si deve utilizzare una soluzione cremosa a base di sapone non ionico evitando invece ogni altro tipo di prodotto che potrebbe danneggiare colori e fibre. Il manufatto deve essere lasciato in ammollo in questa soluzione per tre-quattro ore; trascorso questo tempo, si passa una scopa di saggina sia sul diritto sia sul rovescio, in modo da rimuovere con una certa energia ogni tipo di sporco. In tal modo il lavaggio è terminato e si deve passare alla fase di risciacquo e di asciugatura.
Dopo aver svuotato la vasca, l'esemplare va passato su entrambi i lati con uno spazzolone a rulli per eliminare il più possibile ogni residuo di sapone; lo si risciacqua poi abbondantemente e ripetutamente, strizzandolo ogni volta con il medesimo spazzolone.
Nell'ultimo risciacquo si aggiunge una piccola quantità di ammoniaca, dal potere fortemente sgrassante, che dovrà penetrare bene fra le fibre attraverso lo sfregamento con una scopa di saggina.
Per l'asciugatura va infine posto all'ombra ben teso in una zona ventilata . Non bisogna mai appenderlo perché il tappeto, impregnato d'acqua, è pesante e le fibre della struttura tendono a deformarsi.
Un manufatto accuratamente lavato acquisterà colori più luminosi, che faranno risaltare meglio i suoi disegni e inoltre si preserverà nel tempo, poiché un deposito eccessivo di sporco ne compromette le fibre e rende secca la lana, togliendole la lanolina.
Innanzi tutto il tappeto va girato al rovescio e, dopo averlo appoggiato al pavimento, lo si deve battere accuratamente, ma delicatamente, con un battipanni per far uscire la polvere e la sporcizia trattenute dal filato. Si passa poi un aspirapolvere su entrambe le parti.
Se sull'esemplare vi sono delle parti usurate o da restaurare, prima di procedere al lavaggio vero e proprio si avrà cura di ricoprirle con pezze di stoffa cucite a punti larghi sia al dritto che al rovescio per evitare di danneggiarle ulteriormente.
Fatta questa operazione, il tappeto è pronto per essere immerso in una vasca d'acqua che dovrà impregnare alla perfezione ogni parte del vello .Per sgrassare e pulire si deve utilizzare una soluzione cremosa a base di sapone non ionico evitando invece ogni altro tipo di prodotto che potrebbe danneggiare colori e fibre. Il manufatto deve essere lasciato in ammollo in questa soluzione per tre-quattro ore; trascorso questo tempo, si passa una scopa di saggina sia sul diritto sia sul rovescio, in modo da rimuovere con una certa energia ogni tipo di sporco. In tal modo il lavaggio è terminato e si deve passare alla fase di risciacquo e di asciugatura.
Dopo aver svuotato la vasca, l'esemplare va passato su entrambi i lati con uno spazzolone a rulli per eliminare il più possibile ogni residuo di sapone; lo si risciacqua poi abbondantemente e ripetutamente, strizzandolo ogni volta con il medesimo spazzolone.
Nell'ultimo risciacquo si aggiunge una piccola quantità di ammoniaca, dal potere fortemente sgrassante, che dovrà penetrare bene fra le fibre attraverso lo sfregamento con una scopa di saggina.
Per l'asciugatura va infine posto all'ombra ben teso in una zona ventilata . Non bisogna mai appenderlo perché il tappeto, impregnato d'acqua, è pesante e le fibre della struttura tendono a deformarsi.