auto antiche e moderne

domenica 28 novembre 2010

La fotografia che fa bene



Da Vivi Milano 24.11.2010

La fotografia che fa bene -
A Mario De Stefanis, stampatore raffinato recentemente scomparso, la galleria Bel Vedere
dedica una mostra riunendo per l’occasione molte firme affermate della fotografia, amici e
professionisti che ebbero la fortuna di frequentare il suo laboratorio per lo sviluppo e la stampa analogica.
Marco Anelli, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Carla Cerati, Francesco Cito, Mario Cresci e altri celebri autori hanno donato 50 opere fotografiche aderendo all’iniziativa espositiva curata da Gloria Norfo, Toni D’Ambrosio e Massimo Mangione. Tra le .fotografie in mostra, si riconoscono «Beirut» di Gabriele Basilico, una lucida riflessione sulla città dei
conflitti, «Milano, 31 maggio 1974, in piazzale Dateo» della giornalista Liliana Barchiesi, attenta indagatrice delle tematiche sociali e il ritratto di Anna Magnani di Federico Patellani. Mentre la relazione tra l’uomo e l’opera architettonica si esprime con il progetto di decostruzione della Defense (Parigi) firmato da Enrico Savi. Le immagini partecipano a un’ iniziativa benefica a favore della Fondazione Areté Onlus del San Raffaele. Il ricavato della vendita sarà devoluto all’Unità Operativa di Ematologia e Trapianto Midollo Osseo.

Giovanni Pelloso
GALLERIA BEL VEDERE. VIA
SANTA MARIA VALLE 5 02.45.47.24.68. ORARIO:
DA MAR. A DOM. ORE 15-19. DAL 25 NOVEMBRE
(ORE 18) AL 23 DICEMBRE.

venerdì 26 novembre 2010

BREAKING NEWS




FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA DA MEDIORIENTE E AFRICA

ANDREA LANDI
Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, invita all'inagurazione della mostra

B R E A K I N G N E W S

a cura di Filippo Maggia curatore capo Fondazione Fotografia

SABATO 27 NOVEMBRE 2010 ,ore 18
MODENA, ex Ospedale Sant'Agostino

Oggetto d’indagine sarà la scena artistica contemporanea di Medio Oriente e Africa, esplorata attraverso le opere fotografiche e video di 21 artisti, provenienti da 12 diversi Paesi.
L’elenco degli artisti selezionati include: Philip Kwame Apagya (Ghana), Yto Barrada (Francia/Marocco), Yael Bartana (Israele), Taysir Batniji (Palestina), Jodi Bieber (Sudafrica), Mounir Fatmi (Marocco), Samuel Fosso (Camerun), David Goldblatt (Sudafrica), Bob Gosani (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Goddy Leye (Camerun), Daniel Naudé (Sudafrica), Cedric Nunn (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Hrair Sarkissian (Siria/Armenia), Wael Shawki (Egitto), Ahlam Shibli (Palestina), Mikhael Subotzky (Sudafrica), Jinoos Taghizadeh (Iran), Guy Tillim (Sudafrica), Akram Zaatari (Libano ).

martedì 23 novembre 2010

I colori del tempo :un ricodo del Sulcis





Ricordo di una vacanza in Sardegna, nel Sulcis. Immagini quasi avvolte nella nebbia, in un susseguirsi di colori tenui e dolci come la musica del sottofondo.
Indietro nel tempo :il mare, i pescatori,le nasse, le reti ,le scogliere del Sulcis,di tutto rimane un caro ricordo, come in un sogno.

lunedì 22 novembre 2010

I colori della natura





DIRITTI D'AUTORE ©
Fotografare un paesaggio è per me, un invito a contemplare la natura.
Una scena mi affascina in un dato momento ed io mi sento chiamato a contemplarla e a fermarla nel tempo.
Fotografare non è necessariamente il piacere di vedere con qualcun'altro un paesaggio grandioso,ne un invito a sognare ad occhi aperti ,ma può anche diventarlo.
Io fotografo perché voglio immortalare momenti di gioia, di spensieratezza, di ricerca di tutto ciò che può arricchire la mia anima e la mia mente.
Quindi un modo, anche, di impossessarmi dei quadri del più grande pittore del mondo : “la natura”.
La natura dipinge in modo discontinuo, con stili e metodi diversi:talvolta classici ,talvolta astratti.
Io ne fermo solo le immagini, mi limito a schiacciare un tasto al momento giusto.
E’ come quando al cacciatore appare in lontananza la preda,lui si ferma , imbraccia il fucile e preme il grilletto, il suo carniere si riempie.
Lo stesso accade a me nella fotografia, ad ogni clic la mia mente si riempie di belle immagini,che appagano il mio spirito,

I paesaggi dell'anima







DIRITTI D'AUTORE ©
I paesaggi dell’anima si affacciano nel sogno o nella coscienza come se provenissero da punti diversi del tempo e dello spazio.
Perciò si da che i paesaggi dell’anima somigliano alle voci di molti cori impegnati a confrontarsi e a rispondersi in un complesso contrappunto.
I paesaggi del reale , invece, potrebbero dirsi paragonabili al suono di un flauto
in lontananza, o ad un tempo di rondò intonato da una intera orchestra sinfonica.
Gli uni e gli altri in ogni modo, paesaggi dell’anima e paesaggi del reale, preferiscono giacere nel preconscio di ogni individuo per amalgamarsi fra le pieghe della mente in modo trasfigurato, o per fissarsi in maniera ben distinta fra le memorie del cuore .